La favola de’ tre gobbi, libretto, Berlino, Haude e Spener, 1754 (Potsdam, I tre gobbi)

1130il tuo foco primiero,
 se l’ultimo sarò; spiegalo.
 FULVIA
                                                 È vero. (A Valentiniano)
 EZIO
 Ah perfida, ah spergiura! A questo colpo
 manca la mia costanza.
 VALENTINIANO
 Vedi se t’ingannò la tua speranza. (Ad Ezio)
 EZIO
1135Non trionfar di me; troppo ti fidi
 d’una donna incostante. A lei la cura
 lascio di vendicarmi; io mi lusingo
 che ’l proverai.
 FULVIA
                              (Né posso dir che fingo).
 MASSIMO
 (E Fulvia non si perde!)
 EZIO
                                               In questo stato
1140non conosco me stesso. In faccia a lei (Fulvia cava il fazzoletto)
 mi si divide il cor. Pena maggiore,
 Massimo, da che nacqui io non provai.
 FULVIA
 (Io mi sento morir). (S’alza piangendo e vuol partire)
 VALENTINIANO
                                         Fulvia, che fai?
 FULVIA
 Voglio partir, che a tanti ingiusti oltraggi