La favola de’ tre gobbi, libretto, Monaco, Vötter, 1758 (Li tre gobbi rivali amanti di madama Vezzosa)

 PARPAGNACCO
 Dunque sarem d'accordo?
 Dunque anderemo insieme
 alla conversazion?
 BELLAVITA
                                    Sì, non mi preme.
530Venite da madama;
 venga il terzo ed il quarto ed anche il quinto,
 so che il merito mio sarà distinto.
 PARPAGNACCO
 Sapete, signor conte,
 perché una tal risposta
535diedi alla cameriera?
 Perché la mia maniera,
 il mio garbo, il mio tratto
 darà a voi, darà a tutti scaccomatto.
 BELLAVITA
 Veramente voi siete un bel Narciso.
 PARPAGNACCO
540Oh che leggiadro viso!
 Che grazia avete voi,
 lo giuro da marchese,
 siete una figurina alla chinese.
 
    Se vi guardo ben bene nel volto
545voi mi fate di risa crepar.
 Quel visino così disinvolto
 è una cosa che fa innamorar.
 Che ti venga la rabbia nel dorso.
 Guarda l'orso; mi vuole graffiar.
 
550   Pretension veramente da pazzo,
 con quel grugno voler far l'amor.
 Zitto, zitto, non tanto schiamazzo,
 che madama vi vole sposar.
 Oh che matto che sei da legar!
 
 BELLAVITA
555Cotanta impertinenza
 io soffrire non voglio.
 PARPAGNACCO
                                          Siate buono,
 che, s'io caccio la spada un'altra volta,
 griderete pietà, soccorso invano.
 BELLAVITA
 Misero voi, s'io torno a metter mano.
 PARPAGNACCO
560Ma vien madama.
 BELLAVITA
                                    Non ci vegga irati.
 PARPAGNACCO
 Lo sdegno sospendiam.
 BELLAVITA
                                             Cessino l'onte.
 PARPAGNACCO
 V'abbraccio, amico.
 BELLAVITA
                                       Ed io vi bacio in fronte. (Vien madama e Macacco)