La favola de’ tre gobbi, libretto, Vienna, Ghelen, 1759 (Madama Vezzosa)

 Camera.
 
 VEZZOSA
 
    Sì, lo so, non replicare;
 tutti muoiono per me.
 Poverini! Sai perché?
 
    Perch'io sono la Vezzosa,
5tutta grazia e spiritosa,
 che? Tu ridi? Ignorantaccio!
 Ah! Che chiedi?
 Chiedi a tutta la città
 se dich'io la verità.
 
10Per tutte le botteghe
 so che di me si parla,
 per le vie, per le piazze e per le case.
 In ogn'angolo alfin della città
 non si fa che parlar di mia beltà.
15Io però non son pazza,
 non cerco cicisbei belli e graziosi
 ma ricchi, di buon cuore e generosi.
 So che la gioventù passa e non dura,
 onde chi non procura
20per tempo stabilir la sua fortuna
 arriva la vecchiezza
 ed allora può dirsi: «Addio bellezza».
 Come? Chi è? Il marchese Parpagnacco?
 Venga, venga, è padrone.
25Costui fa il signorone,
 bench'é nato villan; ma non importa,
 in oggi che ha denaro in quantità
 porta nel suo taschin la nobiltà.