La favola de’ tre gobbi, libretto, Praga, Pruscha, [1760] (Madama Vezzosa)

 PARPAGNACCO
 Riverente m'inchino
 a quella bella grazia
30che di farmi penar non è mai sazia.
 VEZZOSA
 Riverente m'inchino
 a quei vezzosi rai
 che di farmi penar non cessan mai.
 PARPAGNACCO
 Ah! Madama Vezzosa
35siete molto graziosa.
 VEZZOSA
 Ah Parpagnacco mio,
 siete tutto bellezza e tutto brio.
 PARPAGNACCO
 Non faccio per lodarmi
 ma da che son marchese
40faccio maravigliar tutto il paese,
 quand'ero alla montagna
 d'essere mi pareva un contadino,
 ora d'esser mi pare un ballerino.
 VEZZOSA
 Certo che un uomo siete
45veramente ben fatto,
 v'è un certo non so che dietro la schiena;
 ma è una cosa da niente e non dà pena.
 PARPAGNACCO
 Sì, vi dirò il perché, come ricolma
 di pesanti pensieri ho la mia mente,
50par che il dorso s'incurvi e non è niente.
 VEZZOSA
 Niente, niente, signor, lo dico anch'io,
 anzi grazia gli dà quel monticello
 e poi chi ha del denaro è sempre bello.
 PARPAGNACCO
 Denar? Voi lo sapete,
55feudi, ville, campagne,
 palazzi, servitù, sedie e carrozze,
 ori, argenti, diamanti e ricche spoglie
 non mi mancano mai; voi lo sapete,
 io possiedo un tesoro.
 VEZZOSA
60(Certamente ha costui la gobba d'oro).
 PARPAGNACCO
 Una cosa mi manca.
 VEZZOSA
                                        E cosa mai?
 Lei ha feudi, campagne,
 palazzi, servitù, sedie e carrozze,
 ori, argenti, diamanti e ricche spoglie.
 PARPAGNACCO
65Mi manca, lo dirò, una bella moglie.
 VEZZOSA
 Ritrovarla conviene, una tal donna
 saria ben fortunata,
 se la trovi signore.
 PARPAGNACCO
                                    Io l'ho trovata.
 VEZZOSA
 E chi è mai? E chi è mai? Sarà sicuro
70giovane, come lei, graziosa e bella.
 PARPAGNACCO
 La volete saper? Voi siete quella.
 VEZZOSA
 Io? Da vero? Lo credo; oh me felice!
 Oh che sorte! Che grazia! Che contento,
 quasi impazzir dall'allegria mi sento.
75(Se mi credi, minchion, la sbagli affé.
 Voglio la borsa tua, non voglio te).
 PARPAGNACCO
 Questa vostra allegrezza
 m'empie il cor di dolcezza.
 Sudo, smanio, deliro,
80rido per il contento e poi sospiro.
 
    Quelli occhietti belli belli
 m'hanno fatto inamorar.
 Quei labretti cari cari
 mi potrebbono consolar.
85Quel ch'io vedo e ch'io non vedo
 mi fa sempre sospirar.
 
    Occhi vezzosi,
 labri amorosi,
 ah non mi fate
90più delirar.
 
    Di penar ormai son stracco.
 Del mio mal chiedo pietà.
 Il marchese Parpagnacco
 di madama ognor sarà.
 
95   Sì, vezzosetta,
 cara, caretta;
 non saprei... non vorrei...
 che m'aveste ad ingannar.
 
 VEZZOSA
 Io ingannarvi, signor? Mi maraviglio,
100in casa mia non vien nissuno al mondo.
 Io non sono di quelle... Eh! Faccia grazia,
 dove ha comprato mai quel bel diamante,
 spiritoso e brillante?
 Certamente è un incanto.
 PARPAGNACCO
105Le piace?
 VEZZOSA
                     Signorsì, mi piace tanto.
 PARPAGNACCO
 Padrona.
 VEZZOSA
                    Maraviglio.
 PARPAGNACCO
                                           Eh via!
 VEZZOSA
                                                           No certo.
 PARPAGNACCO
 Mi fa torto.
 VEZZOSA
                        Ma poi?... Non vuo', non vuo'.
 PARPAGNACCO
 Eh lo prenda.
 VEZZOSA
                            Via, via, lo prenderò.
 PARPAGNACCO
 Dunque cara mia sposa?...
 VEZZOSA
                                                   Con licenza... (Servitore entra e gli parla all’orechio)
110Il barone Macacco
 mi viene a visitar; non so che dire,
 farlo indietro tornar non è creanza.
 Venga pur, ch'io l'attendo in questa stanza.
 Oh gioia mia diletta!
115Sono imbrogliata assai, vien mio fratello,
 uomo senza cervello e assai manesco,
 se vi trova con me, voi state fresco.
 PARPAGNACCO
 Dunque, che deggio far?
 VEZZOSA
                                               Io vi consiglio,
 per fuggire il periglio,
120nascondervi colà.
 PARPAGNACCO
                                  Poi, se mi trova?
 VEZZOSA
 Lasciate fare a me,
 difendervi prometto.
 PARPAGNACCO
 Che mi spiani la gobba io già m'aspetto.
 VEZZOSA
 Vi vuole un po' d'ingegno
125a far l'amor con questo e con quell'altro
 e vi vuol pronto labro ed occhio scaltro.