La favola de’ tre gobbi, libretto, Praga, Pruscha, [1760] (Madama Vezzosa)

 BELLAVITA
 Al volto porporino
185di madama Vezzosa umil m'inchino.
 VEZZOSA
 Io dalle grazie sue resto stordita
 e riverisco il conte Bellavita.
 BELLAVITA
 Permetta, anzi conceda
 che prostrato si veda
190il prototipo ver de' rispettosi,
 l'infimo de' suoi servi generosi.
 VEZZOSA
 Signor, lei mi confonde;
 vorrei dir... Ma non so.
 Per andare alla breve, io tacerò.
 BELLAVITA
195Quel silenzio loquace
 quanto quanto mi piace; ella tacendo
 col muto favellar va rispondendo;
 ed io, che tutto intendo,
 il genio suo comprendo,
200ella vuol favorirmi ed io m'arrendo
 ed accetto le grazie e grazie rendo.
 VEZZOSA
 Non ne dica di più; lo so, lo credo,
 lo capisco, lo vedo.
 Lei è tutto ben fatto,
205lei è tutto gentil. Lei è (un bel matto).
 
    Voi siete un bel furbetto,
 io vi conosco già.
 Ahimè! Con quel risetto
 voi mi ferite il cor.
 
210   In questo petto mio
 non v'è mai stato amor;
 ed ora sento, oh dio!
 che per il mio gobbetto
 son tutta tutta ardor.
 
215   Quei globi graziosi
 son cari, belli e sono
 due cardini amorosi,
 ove risiede in trono
 il faretrato Amor.
 
 BELLAVITA
220Senta signora mia, per dire il vero,
 io sono un cavaliero
 ameno e disinvolto,
 se lei m'osserva in volto,
 un certo non so che vi vederà
225che s'accosta di molto alla beltà.
 Circa la grazia poi, non fo per dire,
 osservi la presenza;
 col piè sempre in cadenza,
 nelle braccia grazioso,
230nel gestir manieroso
 si può dire ch'io sia cosa compita;
 e poi, che serve? Il conte Bellavita.
 VEZZOSA
 Già si sa, già si vede;
 la sua vita ben fatta è cosa rara,
235vezzi e grazie da lei ciascuno impara.
 Ella con favorirmi mi fa onore,
 cerimonia non fo, son di buon core.
 BELLAVITA
 Viva, viva il buon core.
 Anch'io l'affettazione
240odio nelle persone.
 Parlar mi piace naturale affatto;
 perciò dal seno estratto
 il più divoto e caldo sentimento,
 trabocca dalle labra il mio contento.
 
245   Vezzosa amabile,
 bramo l'onore
 de vous servir.
 Ma l'alma mia
 di gelosia
250fate morir.
 (Io già m'avveggo
 che pena, langue!
 Che gran plaisir!)
 
    Beltà sciarmante!
255Di voi sono amante;
 volto ben fatto!
 Per voi vengo matto.
 Pietà vi chiedo
 de' miei sospir.
 
 VEZZOSA
260Non si stia ad affaticare,
 sempre meno dirà di quel che appare;
 ma, se è tanto grazioso,
 sarà ancor generoso?
 BELLAVITA
                                         Eh, cosa importa?
 Dov'è grazia, beltà,
265non si ricerca generosità.
 VEZZOSA
 Signor, lei mi perdoni, in questo sbaglia.
 BELLAVITA
 Parmi di sentir gente?
 VEZZOSA
                                            Eh! Dite piano,
 poiché tengo un germano
 ch'è più tosto cervello stravagante,
270se ci sente, vorrà far l'arrogante.
 BELLAVITA
 Tiriamoci più in qua; torniamo un poco
 al discorso di prima;
 per essempio volendo
 darci un segno d'amor? Quest'orologio,
275dite, saria opportuno?
 VEZZOSA
 Ah sì, ne ho perso uno
 simile appunto a quello.
 BELLAVITA
 Guardate con che grazia io vel presento.
 VEZZOSA
 O che grazia gentil! Siete un portento.
 BELLAVITA
280Mi vorrete poi bene?
 VEZZOSA
                                         Uh, tanto tanto.
 BELLAVITA
 Vi piace il volto mio?
 VEZZOSA
                                         Siete un incanto.
 BELLAVITA
 
    Vezzosa gradita,
 mio dolce tesoro.
 
 VEZZOSA
 
 Per voi, Bellavita,
285io smanio, io moro.
 
 A DUE
 
 Che dolce contento
 ch'io provo, ch'io sento,
 che brio! Che beltà!
 
 BELLAVITA
 
    Ohimè! Sento gente!
 
 VEZZOSA
 
290No no, non è niente.
 Sarà mio fratello.
 
 BELLAVITA
 
 Ha poco cervello,
 tremar ci farà.
 
 VEZZOSA
 
    Non tema di nulla,
295stia fermo, stia qua.
 
 PARPAGNACCO
 
    Padron riverito.
 
 BELLAVITA
 
 Son servo obligato.
 
 VEZZOSA
 
 Che gran civiltà!
 
 PARPAGNACCO
 
    È tuto compito.
 
 VEZZOSA
 
300Sorella gli sono,
 spiacermi non sa.
 
 BELLAVITA
 
    È assai ben creato.
 
 BELLAVITA, PARPAGNACCO A DUE
 
 Fratello più buono
 di lui non si dà.
 
 VEZZOSA
 
305   Per fino ch'ei parte,
 celatevi in là.
 
 PARPAGNACCO
 
 È troppa bontà.
 
 VEZZOSA
 
    Andate in disparte.
 Che poi partirà.
 
 PARPAGNACCO, BELLAVITA A DUE
 
310   Gli son servitore.
 Commandi signore,
 ma con libertà. (Partono)
 
 VEZZOSA
 
    Oh questa sì ch'è bella,
 m'hanno creduto affé.
 
 MACACCO
 
315   Non c'è più più nissuno,
 to... to... to... tocca a me.
 
 VEZZOSA
 
    E questo bel Macacco
 da me cosa vorrà?
 
 MACACCO
 
    Mia ca... ca... ca... ca... cara.
 
 VEZZOSA
 
320Mio be... be... be... be... bello.
 Son qua qua qua qua qua.
 
 BELLAVITA, PARPAGNACCO A DUE
 
    Un altro fratello
 codesto ancor sarà.
 
 MACACCO
 
    Or sono nell'imbroglio.
 
 BELLAVITA, PARPAGNACCO A DUE
 
325Non so cosa sarà.
 
    E ben quanti fratelli
 avete mia signora?
 
 VEZZOSA
 
 Padroni cari e belli,
 io non ve lo so dir.
 
 PARPAGNACCO
 
330   Voi siete menzogniera.
 
 BELLAVITA
 
 Voi siete lusinghiera.
 
 A DUE
 
 Scoperta siete già.
 
 VEZZOSA
 
    Andate ch'io vi mando.
 
 MACACCO
 
 Andate via di qua.
 
 BELLAVITA
 
335Co... cosa mai sarà?
 
    Che razza maledetta!
 
 VEZZOSA, PARPAGNACCO A DUE
 
 Che rabbia che mi fa!