La favola de’ tre gobbi, libretto, Gotha, Reiher, [1767] (Li tre gobbi o sia Gli amori di madama Vezzosa)

 Udisti?
 VARO
                 Intesi. (Parte)
 VALENTINIANO
                                Il prigionier qui rieda. (Alle guardie de’ cancelli)
 Tacete, o sdegni miei; l’odio sepolto
 resti nel cor, non comparisca in volto.
 
1395   Con le procelle in seno
 sembri tranquillo il mar
 e un zeffiro sereno
 col placido spirar
 finga la calma.
 
1400   Ma se quel cor superbo
 l’istesso ancor sarà,
 vi lascio in libertà,
 sdegni dell’alma.
 
 SCENA IV
 
 MASSIMO e detto
 
 MASSIMO
 Signor, tutto sedai. D’Ezio la morte
1405a tuo piacere affretta;
 Roma t’applaude, ogni fedel l’aspetta.
 VALENTINIANO
 Ma che vuoi? Mi si dice
 che un barbaro, che un empio,
 che un incauto son io. Gli esempi altrui
1410seguitar mi conviene.
 MASSIMO
 Come! Perché?
 VALENTINIANO
                               T’accheta; Ezio già viene.
 
 SCENA V