La favola de’ tre gobbi, libretto, [Amburgo], 1772 (Li tre gobbi o sia Gli amori di madama Vezzosa)

220che per il mio gobbetto
 son tutta tutta ardor.
 
    Quei globi graziosi
 son così belli e sono
 due cardini amorosi
225ove risiede in trono
 il faretrato Amor.
 
 IL CONTE
 Senta signora mia! Per dir il vero
 io son un cavagliero
 ameno e disinvolto;
230se lei mi osserva in volto,
 un certo non so che vi vederà
 che s’accosta di molto alla beltà.
 Circa la grazia poi, non fo per dire,
 osservi la presenza.
235Col piè sempre in cadenza,
 nella braccia grazioso,
 nel gestir manieroso,
 si può dire ch’io sia cosa compita.
 Ah poi, che serve? Il conte Bellavita.
 
240   Veda che garbo,
 veda che brio,
 tutto son io
 grazia e beltà.
 
    Io colle dame
245son tutto amore,