La favola de’ tre gobbi, libretto, [Amburgo], 1772 (Li tre gobbi o sia Gli amori di madama Vezzosa)

 voi pure la Vezzosa?
 MACCACCO
390Vi dirò una co... cosa,
 l’amo anch’i... ch’i... ch’io
 ma di voi non pre... prendo soggezione,
 io sono un buon co... co... co... compagnone.
 IL CONTE
 Venite qua, sentite,
395di voi poco m’importa.
 Mi basta che colui vada in malora.
 MACCACCO
 Lascia... scia... sciate
 fa... fa... fa... fare a me.
 PARPAGNACCO
                                            Caro Maccacco
 non ho finito ancor.
 MACCACCO
                                       La la va lunga.
 PARPAGNACCO
400Io di voi son contento.
 Non vorrei che colui venisse qui.
 MACCACCO
 Sì sì sì sì sì sì.
 IL CONTE
 Un poco di creanza, padron mio!
 Voglio parlar anch’io.
 PARPAGNACCO
405Quest’azione non è da cavaliero.
 MACCACCO
 Mi mi mi mi mi mi mi son venuti
 in cu... cu... cu... cu... cu... cupola da vero.
 IL CONTE
 
    Vi prego di core
 di farmi un favore,
410parlate a madama,
 pregate per me.
 
    Eh bene! Che c’è?
 Che bella creanza!
 Sentite, direte
415ch’io l’amo e l’adoro,
 ch’ell’è il mio tesoro,
 che andarle vorrei
 a far riverenza.
 Ma che impertinenza,
420tiratev’in là.
 M’avete capito?
 V’aspetto poi qua.
 
    Potete anche dirle
 la gran differenza
425che passa e che v’è
 fra quello e fra me.
 Io son tutto grazia,
 di lui malagrazia
 maggior non si dà.
430Un po’ di creanza,
 tiratev’in là.
 
 MACCACCO
 Su... subito va... vado.
 PARPAGNACCO
 Sentite ancora me.
 MACCACCO
                                     Non po... po... posso.
 PARPAGNACCO
 Un galantuom s’ascolta.
 MACCACCO
435Pa... pa... pa... parlerete un’altra volta.
 PARPAGNACCO
 Una sola parola e poi andate.
 MACCACCO
 V’ho inte... te... te... te... teso
 se... senza che che che che che parlate.
 
    V’ho ca... ca... ca... ca... capito,
440pa... pa... pa... pa... parlarò.
 Voi sarete se... servito.
 Il mezzan vi fa... farò.
 
    Son di buon co... co... co... co...
 co... co... co... co... core,
445l’acciallin vi ba... ba... ba... ba... ba...
 ba... ba... ba... ba... ba... batterò.
 
 IL CONTE
 Veramente voi siete il bel soggetto!
 PARPAGNACCO
 Oh che gentile aspetto!
 Che amabile figura!
 IL CONTE
450Che gran caricatura.
 PARPAGNACCO
                                        Ah gobbo!
 IL CONTE
                                                             Ah monte!
 O che caro marchese!
 PARPAGNACCO
                                          O che bel conte!
 IL CONTE
 Che che sì, che con il mio bastone
 ti rompe quel gobbone.
 PARPAGNACCO
 Che sì, che sì, che con il temperino
455ti taglio quel gobbino.
 IL CONTE
 Io timore non ho.
 PARPAGNACCO
                                   Non ho paura.
 IL CONTE
 Faccia di bernardon.
 PARPAGNACCO
                                         Brutta figura. (Viene madam vestita alla veniziana)
 MADAMA
 Olà, olà, fermeve,
 cossa diavolo feu?
460Dixé, cossa gh’aveu?
 Se ve dixé più robba,
 la stizza ve farà crescer la gobba.
 PARPAGNACCO
 Veneziana gentil, chi siete voi?
 IL CONTE
 Cercate voi di me?
 MADAMA
465Domando tutti do. Son vegnua qua
 per parte de madama mia parona
 a farve riverenza
 e a dirve do parole in confidenza.
 PARPAGNACCO
 Dite, dite.
 IL CONTE
                      Parlate.
 PARPAGNACCO
470V’ascolto con diletto.
 IL CONTE
 Mi balza il cor per l’allegrezza in petto.
 MADAMA
 La sa che tutti do sé innamorai,
 per ela spasemai,
 anca ela la dixe
475che sé le so raixe,
 la ve vuol tutti do per so morosi
 ma ghe despiase assè che sié zelosi.
 Savé che zelusia
 dal mondo xe bandia.
480No la se usa più. Nualtre donne
 savé che la volemo a nostro modo,
 chi ne sa secondar
 qualcossa pol sperar
 ma chi troppo pretende e xe ustinà
485lo mandemo ben ben de là da Stra.
 Dunca penseghe ben,
 o amarla in compagnia, se la ve preme,
 o andarve a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACCO
 (Il dilema va stretto).
 IL CONTE
490(Non v’è la via di mezzo).
 PARPAGNACCO
 (O star cheto o lasciarla).
 IL CONTE
 (O soffrire un compagno o non amarla).
 MADAMA
 (Son due pazzi a consiglio).
 PARPAGNACCO
 (Che faccio).
 IL CONTE
                           (A che m’appiglio).
 PARPAGNACCO
495Conte.
 IL CONTE
                Marchese.
 PARPAGNACCO
                                     Che facciamo noi?
 IL CONTE
 Cosa pensate voi?
 PARPAGNACCO
 Penso che si può amare in compagnia.
 IL CONTE
 Penso al diavol mandar la gelosia.
 MADAMA
 (Eccoli già cangiati.
500Affé ci son cascati).
 PARPAGNACCO
 Andate da madama.
 IL CONTE
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACCO
 Che d’amarla con altri io mi contento.
 IL CONTE
 Pur che non lasci me, n’ami anche cento.
 MADAMA
505Bravi, cusì me piaxe,
 star da boni compagni, za la donna
 gh’ha el cuor come i meloni;
 una fetta per un contenta tutti.
 Cari i mi cari putti!
510Chi crede d’esser solo se ne mente
 che le donne d’un sol no xe contente.
 PARPAGNACCO
 Dunque andiam da madama.
 MADAMA
 No no, aspettela qua,
 che za la vegnirà. Lassé che vaga
515mi dalla mia parona
 a portarghe sta niova cusì bona.
 
    Scieu tanto benedetti,
 o cari sti gobbetti.
 Staremo allegramente
520in paxe tra de nu.
 
    Caro quel muso,
 caro colù!
 
    Via che la vaga,