La favola de’ tre gobbi, libretto, Modena, Soliani, s.d. (Li tre gobbi)

 ditem’in confidenza,
 siete voi di Vezzosa innamorato?
 MACACCO
 So... sono e non so... sono;
 ma io son buo... buono;
355non ho ge... gelosia
 e ho gusto d’ama... mare in compagnia.
 PARPAGNACCO
 Eh ehm, signor barone,
 una parola in grazia.
 MACACCO
                                        Ve... ve... vegno.
 PARPAGNACCO
 Amate veramente
360voi pure la Vezzosa?
 MACACCO
 Vi dirò una co... cosa,
 l’amo anch’i... ch’i... ch’i... ch’io
 ma di voi non pre... prendo soggezione,
 io sono un buon co... co... co... compagnone.
 CONTE
365Venite qua; sentite,
 di voi poco m’importa.
 Mi basta che colui vada in malora.
 MACACCO
 Lascia... scia... scia... sciate
 fa... fa... fa... fare a me.
 PARPAGNACCO
                                            Caro Macacco,
370non ho finito ancor.
 MACACCO
                                       La la va lunga.
 PARPAGNACCO
 Io di voi son contento.
 Non vorrei che colui venisse qui.
 MACACCO
 Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì.
 CONTE
 Un poco di creanza, padron mio, (A Parpagnacco)
375voglio parlar anch’io.
 PARPAGNACCO
 Quest’azione non è da cavaliero.
 MACACCO
 Mi mi mi son venuti
 in cu... cu... cu... cu... cupola da vero.
 CONTE
 
    Vi prego di core (A Macacco)
380di farmi un favore.
 Parlate a madama,
 pregate per me.
 
    Eh bene! Che c’è? (A Parpagnacco che ascolta)
 Che bella creanza!
385Sentite, direte
 ch’io l’amo e l’adoro,
 ch’ell’è il mio tesoro,
 che andarle vorrei
 a far riverenza,
390ma che impertinenza! (A Parpagnacco)
 Tiratev’in là!
 M’avete capito? (A Macacco)
 V’aspetto poi qua.
 
    Potete anche dirle
395la gran differenza
 che passa e che v’è
 tra quello e fra me.
 Io son tutto grazia,
 di lui malagrazia
400maggior non si dà.
 Un po’ di creanza, (A Parpagnacco)
 tiratev’in là.
 
 MACACCO
 Su... subito va... vado.
 PARPAGNACCO
 Sentite ancora me.
 MACACCO
                                     Non po... po... posso.
 PARPAGNACCO
405Un galantuom s’ascolta.
 MACACCO
                                              Pa... pa... pa...
 parlate un’altra volta.
 PARPAGNACCO
 Una sola parola e poi andate.
 MACACCO
 V’ho inte... te... te... te... teso
 se... senza che che che che che parlate.
 
410   V’ho ca... ca... ca... ca... capito. (A Parpagnacco)
 Pa... pa... pa... parlerò.
 Voi sarete se... servito. (Al conte)
 Il mezzan vi fa... farò;
 
    son di buon co... co... co... core,
415l’acciallin vi ba... ba... ba... ba...
 ba... ba... ba... ba... batterò. (Parte)
 
 CONTE
 Veramente voi siete il bel soggetto.
 PARPAGNACCO
 Oh che gentile aspetto!
 Che amabile figura!
 CONTE
420Che gran caricatura!
 PARPAGNACCO
                                        Ah gobbo!
 CONTE
                                                             Ah monte!
 Oh che caro marchese!
 PARPAGNACCO
                                            Oh che bel conte!
 CONTE
 Che sì, che il mio bastone
 ti rompe quel gobbone.
 PARPAGNACCO
 Che sì, che sì, che con un temperino
425ti taglio quel gobbino.
 CONTE
 Timore non ho!
 PARPAGNACCO
                                Non ho paura.
 CONTE
 Faccia di bernardon.
 PARPAGNACCO
                                         Brutta figura. (Viene madama vestita alla veniziana)
 MADAMA
 Ola, ola fermeve,
 cossa diavolo feu;
430dixé, cossa gh’aveu?
 Se ve dixé più robba,
 la stizza ve farà crescer la gobba.
 PARPAGNACCO
 Veneziana gentil, chi siete voi?
 CONTE
 Cercate voi di me?
 MADAMA
435Domando tutti do. Son vegnua qua
 per parte de madama, mia parona,
 a farve riverenza,
 e a dirve do parole in confidenza.
 PARPAGNACCO
 Dite; dite.
 CONTE
                      Parlate.
 PARPAGNACCO
440V’ascolto con diletto.
 CONTE
 Mi balza il cor per l’allegria nel petto.
 MADAMA
 La sa che tutti do sé innamorai
 per ela spasemai.
 Anca ela la dixe
445che sé le so raixe,
 la ve vuol tutti do per so morosi.
 Ma ghe despiase affé che sié zelosi.
 Savé che zelusia
 dal mondo xe bandia,
450no la se usa più. Nualtre donne
 savé che la volemo a nostro modo.
 Chi ne sa segondar
 qualcossa pol sperar.
 Ma chi troppo pretende e xe ustinà
455lo mandemo ben ben de là da Stra.
 Donca penseghe ben,
 o amarla in compagnia, se la ve preme,
 o andarve a far squartar tutti do insieme.
 PARPAGNACCO
 (Il dilema va stretto).
 CONTE
460(Non v’è la via di mezzo).
 PARPAGNACCO
 (O star cheto o lasciarla).
 CONTE
 (O soffrire un compagno o non amarla).
 MADAMA
 (Son due pazzi a consiglio).
 PARPAGNACCO
 (Che faccio?)
 CONTE
                            (A che m’appiglio?)
 PARPAGNACCO
465Conte.
 CONTE
                Marchese.
 PARPAGNACCO
                                     Che facciamo noi?
 CONTE
 Cosa pensate voi?
 PARPAGNACCO
 Penso che si può amare in compagnia.
 CONTE
 Penso al diavol mandar la gelosia.
 MADAMA
 (Eccoli già cangiati.
470Affé ci son cascati).
 PARPAGNACCO
 Andate da madama.
 CONTE
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACCO
 Che d’amarla con altri io mi contento.
 CONTE
 Pur che non lasci me, n’ami anche cento.
 MADAMA
475Bravi, così me piaxe,
 star da boni compagni. Za la donna
 gh’ha el cuor come i meloni;
 una fetta per un contenta tutti.
 Cari i mi cari putti.
480Chi crede d’esser solo se ne mente,
 che le donne d’un sol no xe contente.
 PARPAGNACCO
 Dunque andiam da madama.
 MADAMA
 No no, aspettatela qua,
 che za la vegnirà. Lassé che vaga
485mi dalla mia parona
 a portarghe sta niova così bona.
 
    Scieu tanto benedetti
 o cari sti gobetti.
 Staremo allegramente
490in pase tra de nu;
 
    caro quel muso.
 Caro colù!
 
    Via che la vaga
 de chi è sti mondi,
495tutti i xe nostri,
 tutto è per nu.
 
    Caro quel gobbo,
 caro colù!
 
    Mi za son donna Betta
500che gh’ha la lengua schietta.
 Se vu saré zelosi,
 redicoli saré.
 
    E chi è zeloso...
 Za m’intendé... (Parte)
 
 PARPAGNACCO
505Dunque sarem d’accordo,
 dunque andaremo insieme
 alla conversazion?
 CONTE
                                    Sì, non mi preme.