La fenice sul rogo o vero La morte di San Giuseppe, partitura ms. US-NHub

 SAN GIUSEPPE
 Vegg'io la Morte, o sposa...
 AMOR DIVINO
160La Morte sì, che rispettosa mira
 agonizzar in estasi d'amore
 Fenice, che rinasce, e che non more!
 
    E può rinascere
 chi non morì?
165Se non fia spento,
 si può riaccendere,
 acceso ardore?
 Questo è un portento
 del mio valor.
 
170   Così Maria
 è madre e vergine,
 difeso e illeso
 il suo candore:
 questi impossibili
175può farli amor.
 
 SAN GIUSEPPE
 Sposa vegg'io la Morte,
 che de' giorni dell'uomo è notte oscura,
 la vedo invidiosa
 emular quella notte,
180in cui nacque bambino
 il vero sol divino,
 e tu ne fosti, tu, l'intatta aurora.
 AMOR DIVINO
 Quella notte del dì più bella assai.
 SAN GIUSEPPE
 Così di mille rai,
185cinta l'orride chiome
 questa che già di morte appena ha 'l nome,
 placidissima viene
 a dar notte tranquilla a questo core.
 Così ai rai del Signore,
190ai tuoi bei raggi, o sposa,
 io chiudo i lumi, e l'alma omai riposa.
 MARIA SANTISSIMA
 Sì sì, riposa omai,
 chiudi in sonno di pace i stanchi rai.
 
    Pastorello in mezzo ai fiori
195quasi un fior più vago e bello
 dorme e aspetta il nuovo dì.
 
    Dopo tanti e tanti orrori
 sciolto il turbine de' pianti,
 anche tu spera così.
 
 SAN MICHELE
200Or ora, o quanto lieto...
 AMOR DIVINO
 Quanto rapido il volo
 spiegherai verso il ciel.
 SAN MICHELE
                                             Qual va cantando
 su l'alba il cardellino,
 e spiega il suo piacer dall'elce, al pino.
 
205   Vola intorno al primo raggio
 l'augelletto vezzosetto
 e dal faggio all'orno va.
 
    Così a unirsi al suo bel nume
 l'alma amante in un istante
210le sue piume inalzerà.
 
 SAN GIUSEPPE
 Cedendo intanto a morte,
 or che l'alma abandona il corpo frale,
 SAN MICHELE
 privi d'ardor vitale
 che bevono da' rai del caro nume
215lasceran di brugiare e gli occhi e 'l core.
 SAN GIUSEPPE
 Vorrei, che alfin diviso,
 AMOR DIVINO
 per man di Morte, no, per man d'Amore,
 SAN GIUSEPPE
 dall'alma amante, il seno
 d'ardor serbasse qualche vestigio almeno.
220Ma è pena inevitabile
 che vada alfin, se poco amò il mio core,
 tra chiusi marmi a mendicare ardore.
 
 A tre
 
 AMOR DIVINO
 
    Intanto chiudi i lumi.
 
 SAN MICHELE
 
 Vanne, o Giuseppe, in pace,
 
 AMOR DIVINO E SAN MICHELE
 
225ei ti precede Amor.
 
 SAN GIUSEPPE
 
    Mi abbaglio a la tua face
 ed ecco io chiudo i lumi,
 cedo al tuo vago ardor.
 
 AMOR DIVINO E SAN MICHELE
 
    Felice la Fenice
230rinasca dall'ardor.
 
 SAN GIUSEPPE
 
    È amabile gioire,
 morire per amor.
 
    Ceneri mie, restate,
 da voi già prendo il volo,
235e lungi omai dal suolo
 anelo al mio Signor.
 
 AMOR DIVINO E SAN MICHELE A DUE
 
    O ceneri beate
 restate ancor fumanti,
 vengano l'alme amanti
240a più infocarvi il cor.
 
 MARIA SANTISSIMA
 Degne al par degl'incendi
 son le ceneri ancora,
 qualor son di Fenice, e resta in loro
 nuova speme di vita e di ristoro.
 SAN MICHELE
245In estasi d'amore
 dolcemente inquieta,
 AMOR DIVINO
 e lieta e impaziente,
 SAN MICHELE
 e sol perché la opprime
 la gioia e 'l gran diletto,
 AMOR DIVINO
250l'alma ne vola omai fuori del petto.
 SAN GIUSEPPE
 Sposa adorata, addio,
 lungi da te, lungi dal caro nume...
 MARIA SANTISSIMA
 Puro, e limpido fiume,
 parti dal mar, per far ritorno al mare.
 AMOR DIVINO
255Ah sì, vanne sotterra,
 e tardo e lacrimoso
 serpendo occulto il suolo...
 MARIA SANTISSIMA
                                                  E giunto al mare
 spumando di contento
 sposerai le bell'onde
260d'un mesto pianto all'onde sue gioconde.
 
    Vanne, va', verrà quel dì,
 ch'il ruscel, che si partì,
 rieda lieto in braccio al mar.
 
    Rieda al mar sempre a godere,
265e sia absorto dal piacere
 in un caro tempestar.
 
 SAN GIUSEPPE
 Lungi da te, lungi dal caro bene
 ne vado io già, sposa adorata, addio.
 Son io quel picciol rio...
 MARIA SANTISSIMA
270Giesù il mare infinito.
 SAN MICHELE
 E n'è Maria l'immacolato lito.
 SAN GIUSEPPE
 O lito, o mar, mi aspetta,
 in te resta il mio core...
 Giesù, caro Signore...
275pietoso accogli gli ultimi respiri
 di chi amando te sol, che sei mia vita,
 perché non sa, perché non può più amarti,
 more per viepiù amar, bontà infinita,
 son tutto fiamme, e sbocca
280dal petto il foco mio, che mi consuma...
 Fuma il cor tra gl'incendi...
 e indistinguibil già dal proprio ardore
 vivo anela a la sfera, e par che more.
 
    L'ardor, che cresce in seno
285dolce mancar mi fa...
 pur vo' ridirlo: io t'a...
 io t'amo, e mi moro.
 
    Amando io vengo meno...
 né posso dirti più...
290Io t'amo, o mio Giesù...
 mio bel tesoro.
 
 SAN MICHELE
 Reina, il tuo Giuseppe
 in amabile eclissi
 ai bei rai del Signor offusca i lumi.
 AMOR DIVINO
295Ed è quel suo pallor, che 'l volto adombra,
 un moribondo e debole splendore.
 MARIA SANTISSIMA
 Agonizza...
 AMOR DIVINO
                       vien meno,
 SAN MICHELE
                                              ed ecco more.
 
    Potessi esser mortale,
 e con deliquio uguale
300morir anch'io così.
 
    Viver potessi almeno
 così d'amor ripieno
 com'egli, oh Dio, morì.
 
 MARIA SANTISSIMA
 Sacra Clizia amorosa
305vagheggia...
 AMOR DIVINO
                         anche recisa,
 MARIA SANTISSIMA
                                                   il vero sole.
 SAN MICHELE
 Fan le smorte viole
 sotto un ciglio seren l'orror gradito.
 MARIA SANTISSIMA
 Ed ecco io di mia mano
 chiudo i lumi al mio sposo,
310caro sposo diletto,
 ed io gli unisco ambe le palme al petto.
 TUTTI
 
    Se Giuseppe così more,
 di morir non ha timore
 chi servir sempre lo sa.
 
315   Ei lo guida, ei lo difende
 da le furie più tremende,
 e gl'impetra alfin pietà.
 
 Finis. Laus Deo, beatae Virgini, beatoque Josepho