Il filosofo di campagna, libretto, Venezia, Fenzo, 1754

480(Eccoli già cangiati.
 Affé ci son cascati).
 PARPAGNACCO
 Andate da madama.
 IL CONTE
 E ditele in mio nome...
 PARPAGNACCO
 Che d’amarla con altri io mi contento.
 IL CONTE
485Pur che non lasci me, n’ami anche cento.
 MADAMA
 Bravi, cusì me piaxe,
 star da boni compagni. Za la donna
 gh’ha el cuor come i meloni,
 una fetta per un contenta tutti.
490Cari i mi cari putti,
 chi crede d’esser solo se ne mente,
 che le donne d’un sol no xe contente.
 PARPAGNACCO
 Dunque andiam da madama.
 MADAMA
 No no, aspettela qua,
495che za la vegnirà. Lassé che vaga
 mi dalla mia parona
 a portarghe sta niova cusì bona.
 
    Sieu tanto benedetti
 o cari sti gobetti.
500Staremo allegramente
 in pase tra de nu.
 
    Caro quel muso,
 caro colù!
 
    Via che la vaga
505de chi è sti mondi,
 tutti i xe nostri,
 tutto è per nu.
 
    Caro quel gobbo,
 caro colù!
 
510   Mi za son donna Betta
 che gh’ha la lengua schietta.
 Se vu saré zelosi,
 redicoli saré.
 
    E chi è zelosi...
515Za m’intendé... (Parte)
 
 PARPAGNACCO
 Dunque sarem d’accordo,
 dunque andaremo insieme
 alla conversazion?
 IL CONTE
                                    Sì, non mi preme.
 Venite da madama,
520venga il terzo ed il quarto ed anco il quinto,
 so che il merito mio sarà distinto.
 PARPAGNACCO
 Sapete, signor conte,
 perché una tal risposta
 diedi alla cameriera?
525Perché la mia maniera,
 il mio garbo, il mio tratto
 darà a voi, darà a tutti scaccomatto.
 IL CONTE
 Veramente voi siete un bel Narciso.
 PARPAGNACCO
 Oh che leggiadro viso!
530Che grazia avete voi!
 Lo giuro da marchese,
 siete una figurina alla chinese.
 
    Se vi guardo ben bene nel volto,
 voi mi fate di risa crepar.
535Quel visino così disinvolto
 è una cosa che fa innamorar.
 Che ti venga la rabbia nel dorso;
 guarda l’orso, mi vuole graffiar.
 
    Pretension veramente da pazzo,
540con quel grugno voler far l’amor.
 Zitto, zitto; non tanto schiamazzo,
 che madama vi vuole sposar.
 O che matto che sei da ligar.
 
 IL CONTE
 Cotanta impertinenza
545io soffrire non voglio.