Il filosofo di campagna, libretto, Venezia, 1755 (Trieste)

 IL FILOSOFO DI CAMPAGNA
 
 
    Dramma giocoso per musica di Polisseno Fegeio da rappresentarsi in Trieste l’autunno dell’anno MDCCLV, dedicato a sua eccellenza Rudolfo Choteck, del sacro romano impero, conte di Chotkowa e Wognin, signore di Janiowes e Auholitz, di sua maestà imperadrice, regina d’Ungheria e Boemia, attuale intimo consigliere di stato, gentiluomo di camera, presidente della ministerial bancale deputazione e supremo direttore del commerzio, signore, signore e patrone graziosissimo.
    In Venezia, con licenza de’ superiori.
 
 Eccellenza,
    mentre per onesto trattenimento di questa nobilissima città di Trieste espongo su le scene il presente giocoso dramma, io ardisco offerirlo all’eccellenza vostra e porgli in fronte il suo nome rispettabilissimo, come quegli che saprà recare al medesimo quel pregio onde va interamente privo e rendere il trattenimento stesso più dilettevole e grato a’ spettatori eziandio, se scompagnato in tal guisa non è della sua graziosissima protezione.
    Io ben scorgo che questa mia offerta non è in conto alcuno conforme alla grandezza dell’animo suo e che di troppo m’avvanzo recando a lei un dono troppo disuguale alla magninimità de’ suoi pensieri; ma non pertanto ell’è una particolare qualità di chi ripose il cielo in grande altezza non isdegnare i tributi dell’umiltà, se questi vadano uniti col rispetto di quello che gli presenta.
    Tale fu lo stimolo ch’ebbi ed il motivo che spinsemi a cercare l’alto favore dell’eccellenza vostra, al che, se aggiungasi il riflesso da me fatto sopra il suo carattere gentile e generoso quanto mai pensare si possa, dirò, senza timore d’offenderla, ch’egli fu quel desso che presentemente m’affida e rendemi quasi certo che, sebben tenue e basso sia il dono che umilmente le presento, questi però verrà accettato cortesemente dall’eccellenza vostra e riguardato con quella grandezza d’animo ch’è propria de’ nobilissimi pari suoi ma che in lei in sublime grado brilla e risplende.
    Questa rara dote fu sempre il più bel pregio di que’ della sua illustre prosapia e quella fu che costituì negli avi suoi famosi altrettanti eroi, le di cui gesta palesi per la storia, e celebrate dalla fama, svegliano nella memoria de’ posteri l’ammirazione e la riverenza. I fasti germanici sono l’immortal libro della gloria ove si trovan elleno registrate; ma quella luce che per esse le viene tramandata serve più d’emulazione all’eminenza vostra che di nobile manto onde adornarsi, giacch’ella non cerca di trarre merito alcuno dalle azioni de’ trapassati ma bensì dalle sue proprie, operando in maniera che queste contribuiscano a procacciarle quella stima e quella venerazione che rapporto ai cospicui personaggi diviene il premio della virtù e del vero onore.
    Da ciò sono derivati i favori che l’eccellenza vostra ha ottenuti dalla clemenza e liberalità de’ suoi augusti sovrani, gli onorevoli e sublimi impieghi con tanto suo onore esercitati ne’ tempi più perigliosi della guerra e fra la tranquilità della pace e l’illustre incombenza ond’ella presentemente è incaricata, per cui questa nobilissima città di Trieste, che gode i frutti della sua solecitudine, ne plaude con voci di gioia e con i più sinceri sentimenti del cuore.
    Ma in riguardo mio, giovami intanto che la buona sorte ora mi riponga nel novero di quelli che sperimentano gli effetti del suo cuore generoso e del suo alto padrocinio. Valeranno gli uni e l’altro a rendermi ammiratore sempre più delle adorabili qualità dell’eccellenza vostra e col più vivo del cuore ad ambire la gloria che in me può derivare dall’essere perpetuamente dell’eccellenza vostra umilissimo, devotissimo, ossequiosissimo e obbligatissimo servitore.
 
    Prospero Olivieri impressario
 
 
 PERSONAGGI
 
 PARTI SERIE
 
 EUGENIA figlia nubile di don Tritemio
 (la signora Maria Bianchi)
 RINALDO gentiluomo amante di Eugenia
 (la signora Teresa Venturelli detta la Carbonarina, virtuosa di sua altezza serenissima l’elettore di Baviera)
 
 PARTI BUFFE
 
 NARDO ricco contadino detto il Filosofo
 (il signor Leopoldo Burgioni)
 LESBINA cameriera in casa di don Tritemio
 (la signora Francesca Santarelli Bovini)
 DON TRITEMIO cittadino abitante in villa
 (il signor Petronio Manelli)
 LENA nipote di Nardo
 (la signora Angiola Porri)
 CAPOCCHIO nodaro della villa
 (il signor Pietro Leonardi)
 
    La musica è del celebre signor Baldassare Galuppi detto il Buranello. Il vestiario è opera ed invenzione del signor Isaco Calimani.
 
 BALLERINI
 
    La signora Malgherita Morelli, la signora Giacomina Bonomi, la signora Elisabetta Morelli, il signor Giovanni Battista Nichili, il signor Giuseppe Forti, il signor Domenico Morelli.
    Inventore e direttore de’ balli il signor Giovanni Battista Nichili.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: giardino; casa rustica in campagna; salotto con diverse porte.
    Atto secondo: camera; casa rustica sudetta; camera sudetta.
    Atto terzo: casa rustica sudetta.