Il filosofo di campagna, libretto, Venezia, 1755 (Trieste)

 SCENA VI
 
 DON TRITEMIO, poi NARDO
 
 DON TRITEMIO
1295Oh questa sì ch'è bella!
 Nardo, a cui l'ho promessa,
 me l'ha fatta invollar? Per qual ragione?
 Sì sì, l'ha fatta da politicone.
 Eugenia non voleva...
1300Rinaldo pretendeva...
 Ei l'ha menata via.
 Anche questa sarà filosofia.
 NARDO
 Io creppo dalle risa.
 Oh che caso ridicolo e giocondo!
1305Oh che gabbia di pazzi è questo mondo!
 DON TRITEMIO
 (Eccolo qui l'amico). (Vedendo Nardo)
 NARDO
                                         (Ecco il buon padre).
 DON TRITEMIO
 Galantuomo, che fa la figlia mia?
 NARDO
 Bene, al comando di vossignoria.
 DON TRITEMIO
 Rapirmela mi pare
1310una bella insolenza.
 NARDO
 La cosa è fatta e ci vorrà pazienza.
 DON TRITEMIO
 E lei, quella sfacciata,
 cosa dice di me?
 NARDO
                                 Non dice niente.
 DON TRITEMIO
 Non teme il padre?
 NARDO
                                      Non l'ha neanco in mente.
 DON TRITEMIO
1315Basta, chi ha fatto il male
 farà la penitenza.
 Dote non ne darò certo, certissimo.
 NARDO
 Sì sì, fate benissimo.
 Stimo que' genitori,
1320cui profittan dei figli anco gli errori.
 DON TRITEMIO
 Dov'è? La vuo' veder.
 NARDO
                                          Per ora no.
 DON TRITEMIO
 Eh lasciatemi andar...
 NARDO
                                           Ma non si può.
 DON TRITEMIO
 La volete tener sempre serrata?
 NARDO
 Sì, finch'è sposata.
 DON TRITEMIO
1325Questa è una mala azion che voi mi fate.
 NARDO
 No, caro amico, non vi riscaldate.
 DON TRITEMIO
 Mi riscaldo, perché
 si poteva con me meglio trattare.
 Se l'aveva promessa,
1330lo sposo aveva le ragioni sue.
 NARDO
 I sposi erano due;
 v'erano dei contrasti, onde per questo
 quel che aveva più amor fatto ha più presto.
 DON TRITEMIO
 Io l'ho promessa a voi.
 NARDO
1335Ma lei voleva il suo Rinaldo amato.
 DON TRITEMIO
 Ma questo...
 NARDO
                          Orsù quello ch'è stato è stato.
 DON TRITEMIO
 È ver; non vuo' impazzire;
 l'ho trovata alla fine e ciò mi basta.
 Doppo il fatto si loda.
1340Chi l'ha avuta l'ha avuta e se la goda.
 
    Da me non speri
 d'aver un soldo,
 se il manigoldo
 vedessi lì.
 
1345   Se se n'è andata,
 se si è sposata,
 da me non venga,
 non verrò qui.
 
    Chi ha avuto ha avuto;
1350chi ha fatto ha fatto,
 non son sì matto,
 non vuo' gettare,
 non vuo' dotare
 la figlia ardita
1355che se n'è gita
 da me così. (Parte)