Il filosofo di campagna, partitura ms. F-Pn, 1755 (Il filosofo)

 l’infimo de’ suoi servi generosi.
 VEZZOSA
 Signor, lei mi confonde;
 vorrei dir... ma non so...
 Per andar alla breve io tacerò.
 BELLAVITA
215Quel silenzio loquace
 quanto, quanto mi piace! Ella tacendo
 con muto favellar va rispondendo;
 ed io, che tutto intendo,
 il genio suo comprendo.
220Ella vuol favorirmi ed io m’arrendo;
 ed accetto le grazie e grazie rendo.
 VEZZOSA
 Non ne dica di più; lo so, lo credo,
 lo capisco, lo vedo.
 Ella è tutto ben fatto,
225ella è tutto gentile... (Egli è un bel matto).
 
    Io so quel che costumano
  le donne alla città.
 Due cicisbei le servono,
 un qua, l’altro di là.
230La testa sempre in giro,
 qua un vezzo e là un sospiro;
 ma tutti due li mandano...
 Voi m’intendete già.
 
    I cicisbei si credono
235di posseder quel core;
 ma un giorno poi s’avvedono
 del concepito errore
 e poscia se la battono
 con tutta civiltà.
 
 BELLAVITA
240Senta, signora mia, per dire il vero,
 io sono un cavaliero
 ameno e disinvolto.
 S’ella m’osserva in volto,
 un certo non so che vi troverà
245che s’accosta di molto alla beltà.
 Circa la grazia poi, non fo per dire,
 osservi la presenza,
 col piè sempre in cadenza,
 nelle braccia grazioso,
250nel gestir manieroso;
 si può dire ch’io sia cosa gradita;
 e poi che serve? Il conte Bellavita.
 VEZZOSA
 Già si sa, già si vede,
 la sua vita ben fatta è cosa rara;
255vezzi e grazie da lei ciascuno impara.
 Ella con favorirmi mi fa onore;
 cerimonie non fo, son di bon core.
 BELLAVITA
 Viva, viva il buon core.
 Anch’io l’affettazione
260odio nelle persone;
 parlar mi piace naturale affatto;
 perciò dal seno estratto
 il più divoto e caldo sentimento,
 trabbocca dalle labbra il mio contento.
 
265   Vezzosa aimable,
 bramo l’onore
 de vu servir;
 ma l’alma mia
 di gelosia
270fate morir.
 
    (Io già m’avvedo
 che pena e langue;
 che gran plaisir!)
 
    Beltà charmante,
275vi sono amante;
 volto ben fatto,
 per voi son matto.
 Pietà vi chiedo
 de’ miei sospir.
 
 VEZZOSA
280Non si stia a faticare;
 sempre meno dirà di quel che appare.
 Ma se tanto è grazioso,
 sarà ancor generoso.
 BELLAVITA
                                        E cosa importa?
 Dov’è grazia e beltà,
285non si ricerca generosità.
 VEZZOSA