Il filosofo di campagna, partitura ms. F-Pn, 1755 (Il filosofo)

 SCENA V
 
 DON TRITEMIO e poi LENA
 
 DON TRITEMIO
 Figlia figlia sgraziata,
 dove sei? Non ti trovo; ah se Rinaldo
1275mi capita alle mani
 lo vuo' sbranar come fa l'orso i cani;
 invan l'ho ricercato al proprio albergo;
 sa il cielo se il briccon se l'ha nascosta
 o se via l'ha menata per la posta.
1280Son fuor di me; son pieno
 di rabbia e di veleno.
 Se ti trovassi ti farei pentire,
 ti vuo' trovar, se credo di morire.
 LENA
 Signor, che cosa avete
1285che su le furie siete?
 Fin là dentro ho sentito
 che siete malamente inveperito.
 DON TRITEMIO
 Ah son assassinato.
 M'han la figlia involato,
1290non la trovo, non so dove ella sia.
 LENA
 E non v'è altro?
 DON TRITEMIO
                                Una minchioneria.
 LENA
 Eugenia vostra figlia
 è in sicuro signor, ve lo prometto,
 è collo sposo suo nel nostro tetto.
 DON TRITEMIO
1295Là dentro?
 LENA
                       Signorsì.
 DON TRITEMIO
 Con lo sposo?
 LENA
                            Con lui.
 DON TRITEMIO
                                             Ma Nardo adunque...
 LENA
 Nardo mio zio l'ha caro,
 per ordin suo vo a prender il notaro.