Il filosofo di campagna, libretto, Bologna, Sassi, 1756

 MACACCO
                                       La la va lunga.
 PARPAGNACCO
 Io di voi son contento.
385Non vorrei che colui venisse qui.
 MACACCO
 Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì.
 CONTE
 Un poco di creanza, padron mio, (A Parpagnacco)
 voglio parlar anch’io.
 PARPAGNACCO
 Quest’azione non è da cavaliero.
 MACACCO
390Ma mi mi son venuti
 in cu... cu... cu... cu... cupola da vero.
 CONTE
 
    Vi prego di core (A Macacco)
 di farmi un favore.
 Parlate a madama,
395pregate per me.
 
    Eh bene! Che c’è? (A Parpagnacco che ascolta)
 Che bella creanza!
 Sentite, direte
 ch’io l’amo e l’adoro,
400ch’ell’è il mio tesoro,
 che andarle vorrei
 a far riverenza.
 Ma che impertinenza! (A Parpagnacco)
 Tiratev’in là.
405M’avete capito? (A Macacco)
 V’aspetto poi qua.
 
    Potete anche dirle
 la gran differenza
 che passa e che v’è
410tra quello e fra me.
 Io son tutto grazia;