Il filosofo di campagna, libretto, Roma, Zempel, 1756 (Civitavecchia)

 SCENA VI
 
 DON TRITEMIO, poi NARDO
 
 DON TRITEMIO
 Oh questa sì ch'è bella!
1320Nardo, a cui l'ho promessa,
 me l'ha fatta involar. Per qual ragione?
 Sì sì l'ha fatta da politicone.
 Eugenia non voleva...
 Rinaldo pretendeva...
1325Ei l'ha menata via...
 Anche questa sarà filosofia.
 NARDO
 Io crepo dalle risa.
 Oh che caso ridicolo e giocondo!
 Oh che gabbia de pazzi è questo mondo!
 DON TRITEMIO
1330(Eccolo qui l'amico). (Vedendo Nardo)
 NARDO
                                         Ecco il buon padre.
 DON TRITEMIO
 Galantuomo, che fa la figlia mia?
 NARDO
 Bene, al comando di vossignoria.
 DON TRITEMIO
 Rapirmela mi pare
 una bella insolenza.
 NARDO
1335La cosa è fatta e vi vorrà pazienza.
 DON TRITEMIO
 E lei, quella sfacciata,
 cosa dice di me?
 NARDO
                                 Non dice niente.
 DON TRITEMIO
 Non teme il padre?
 NARDO
                                      Non l'ha neanco in mente.
 DON TRITEMIO
 Basta, chi ha fatto il male
1340farà la penitenza.
 Dote non le darò certo, certissimo.
 NARDO
 Sì sì fate benissimo.
 Stimo que' genitori,
 cui profittan de' figli anco gli errori.
 DON TRITEMIO
1345Dov'è? La vuo' veder.
 NARDO
                                          Per ora no.
 DON TRITEMIO
 Eh lasciatemi andar.
 NARDO
                                         Ma non si può.
 DON TRITEMIO
 La volete tener sempre serrata?
 NARDO
 Sì, finch'ella è sposata.
 DON TRITEMIO
 Questa è una mala azion che voi mi fate.
 NARDO
1350No, caro amico non vi riscaldate.
 DON TRITEMIO
 Mi riscaldo, perché
 si poteva con me meglio trattare.
 Se l'aveva promessa,
 lo sposo aveva le ragioni sue.
 NARDO
1355I sposi erano due;
 v'erano dei contrasti, onde per questo
 quel che aveva più amor fatto ha più presto.
 DON TRITEMIO
 Io l'ho promessa a voi.
 NARDO
 Lei voleva il suo Rinaldo amato.
 DON TRITEMIO
1360Ma questo...
 NARDO
                          Orsù quello ch'è stato è stato.
 DON TRITEMIO
 È ver, non vuo' impazzire.
 L'ho trovata alla fine e ciò mi basta.
 Doppo il fatto si loda.
 Chi l'ha avuta l'ha avuta e se la goda.
 
1365   La tenga la sposi,
 buon prode li faccia
 ma dote non speri
 d'avere da me.
 
    Ma quieto vi state?
1370Che cosa pensate?
 Di me vi ridete!
 E voi pretendete
 signor mio garbato,
 mio caro dottore,
1375dover contrattare
 e averla da fare
 co' ciechi e con sciocchi,
 sappiate che i gatti
 aperto hanno gl'occhi,
1380non siam tanto matti,
 non siam tanto alocchi,
 così non sarà. (Parte)