Il filosofo di campagna, libretto, Siena, Bonetti, 1756

 SAN GIUSEPPE
 
                            Oh che bontà.
 
 MARIA SANTISSIMA
 
    Ma ’l dolore
 
 SAN GIUSEPPE
 
                            ed il consuolo
 
 A DUE
 
 ugualmente
 
 MARIA SANTISSIMA
 
                         all’alma,
 
 SAN GIUSEPPE
 
                                           al core
 
 A DUE
 
 rende amabile il Signor.
 
 SAN MICHELE
 Ad accenti sì bei muto son io.
 SAN GIUSEPPE
145O sposa, un picciol rio
 se alfin ne giunge ad imboccarsi al mare,
 AMOR DIVINO
 già non più quello in quel gran seno appare.
 SAN GIUSEPPE
 Tra l’incendio infinito
 d’un inesausto ardore
150non si discerne, no, questo mio core.
 AMOR DIVINO
 Un abisso di luce
 il confonde, l’abbaglia...
 SAN MICHELE
                                              O cari incendi!
 MARIA SANTISSIMA
 Fiamme adorate e belle!
 SAN GIUSEPPE
 Ed ecco incenerito è il cor tra quelle.
 
155   Dolce auretta che alletta, che piace,
 più vorace fa un debole ardor.
 
    Sì mi accende, mi rende più amante
 il sembiante del caro Signor.
 
 Fine della prima parte
 
 
 PARTE SECONDA
 
 
 SAN GIUSEPPE
 Vegg’io la Morte, o sposa...
 AMOR DIVINO
160La Morte sì, che rispettosa mira
 agonizzar in estasi d’amore
 Fenice, che rinasce, e che non more!
 
    E può rinascere
 chi non morì?
165Se non fia spento,
 si può riaccendere,
 acceso ardore?
 Questo è un portento
 del mio valor.
 
170   Così Maria
 è madre e vergine,
 difeso e illeso
 il suo candore:
 questi impossibili
175può farli amor.
 
 SAN GIUSEPPE
 Sposa vegg’io la Morte,
 che de’ giorni dell’uomo è notte oscura,
 la vedo invidiosa
 emular quella notte,
180in cui nacque bambino
 il vero sol divino,
 e tu ne fosti, tu, l’intatta aurora.
 AMOR DIVINO
 Quella notte del dì più bella assai.
 SAN GIUSEPPE
 Così di mille rai,
185cinta l’orride chiome
 questa che già di morte appena ha ’l nome,
 placidissima viene
 a dar notte tranquilla a questo core.
 Così ai rai del Signore,
190ai tuoi bei raggi, o sposa,
 io chiudo i lumi, e l’alma omai riposa.
 MARIA SANTISSIMA
 Sì sì, riposa omai,
 chiudi in sonno di pace i stanchi rai.
 
    Pastorello in mezzo ai fiori
195quasi un fior più vago e bello
 dorme e aspetta il nuovo dì.
 
    Dopo tanti e tanti orrori
 sciolto il turbine de’ pianti,
 anche tu spera così.
 
 SAN MICHELE
200Or ora, o quanto lieto...
 AMOR DIVINO
 Quanto rapido il volo
 spiegherai verso il ciel.
 SAN MICHELE
                                             Qual va cantando
 su l’alba il cardellino,
 e spiega il suo piacer dall’elce, al pino.
 
205   Vola intorno al primo raggio
 l’augelletto vezzosetto
 e dal faggio all’orno va.
 
    Così a unirsi al suo bel nume
 l’alma amante in un istante
210le sue piume inalzerà.