Il filosofo di campagna, libretto, Siena, Bonetti, 1756

 SCENA XIII
 
 NARDO e poi LESBINA
 
 NARDO
845Pazzo sarei davvero,
 se a costo d'una lite,
 se a costo di temere anco la morte
 procurar mi volessi una consorte.
 Amo la vita assai,
850fuggo se posso i guai,
 bramo sempre la pace in casa mia
 e non intendo altra filosofia.
 LESBINA
 Sposo, ben obbligata,
 m'avete regalata;
855anch'io, quando potrò,
 qualche cosetta io vi regalerò.
 NARDO
 No no, figliuola cara,
 dispensatemi pur da tal finezza.
 Quando ho un poco di bene, mi consolo
860ma quel poco di ben lo voglio solo.
 LESBINA
 Che dite? Io non v'intendo.
 NARDO
                                                    Chiaramente
 dunque mi spiegherò.
 Siete impegnata, il so, con altro amico;
 e a me di voi non me n'importa un fico.
 LESBINA
865V'ingannate, lo giuro. E chi è cotesto
 con cui da me si crede
 impegnata la fede?
 NARDO
                                      È un forestiero
 che mi par cavaliero.
 Giovane risoluto, ardito e caldo.
 LESBINA
870(Ora intendo il mister; sarà Rinaldo).
 Credetemi, v'inganna,
 vostra sono, il sarò, ve l'assicuro,
 a tutti i numi il giuro;
 non ho ad alcuno l'amor mio promesso.
875Son ragazza e ad amar principio adesso.
 NARDO
 E pure in questo loco
 tutto amor, tutto foco,
 sostenne il cavaliero
 che voi siete sua sposa.
 LESBINA
                                             Ah non è vero.
880Di mendace e infedel non vuo' la taccia.
 Lo sosterrò di tutto il mondo in faccia.
 Qualch'error vi sarà, ve lo protesto.
 Tenero cuore onesto
 per voi serbo nel petto;
885ardo solo per voi di puro affetto.
 NARDO
 (Impossibile par ch'ella m'inganni).
 LESBINA
 Non son tenera d'anni
 ed ho cervel che basta e so ben io
 che dividersi ancor non può il cuor mio.
890Voi siete il mio sposino
 e se amico il destino a voi mi dona,
 anco un re lascerei con la corona.
 NARDO
 S'ella fosse così...
 LESBINA
                                  Così è purtroppo.
 Ma voi siete pentito
895d'esser mio marito.
 Qualche altra donna amate
 e per questo, crudel, mi discacciate.
 NARDO
 No, ben mio, mia carina,
 siete la mia sposina e se colui
900o si inganna o v'inganna o fu ingannato,
 dell'inganno sarà disingannato.
 LESBINA
 Dunque mi amate?
 NARDO
                                       Sì, v'amo di core.
 LESBINA
 Siete l'idolo mio.
 NARDO
                                  Siete il mio amore.