Il filosofo di campagna, libretto, Siena, Bonetti, 1756

 SCENA PRIMA
 
 Luogo campestre con casa rustica di Nardo.
 
 EUGENIA e RINALDO
 
 EUGENIA
 Misera! A che m'indusse
1130un eccesso d'amor? Tremo, pavento,
 parlar mi sento al core,
 giustamente sdegnato, il genitore.
 RINALDO
 Datevi pace, alfine
 siete con chi v'adora,
1135siete mia sposa.
 EUGENIA
                                Ah non lo sono ancora.
 RINALDO
 Venite al tetto mio; colà potrassi
 compire al rito e con gli usati modi
 celebrare i sponsali.
 EUGENIA
                                       Ove s'intese
 che onesta figlia a celebrare andasse
1140dallo sposo in balia nozze furtive;
 no, non sia ver, Rinaldo.
 Ponetemi in sicuro,
 salvatemi l'onore
 o pentita ritorno al genitore.
 RINALDO
1145Tutto farò per compiacervi, o cara.
 Eleggete l'arbergo ove pensate
 d'essere più sicura.
 L'onor vostro mi cale, io n'avrò cura.