Il filosofo di campagna, libretto, Mannheim, Stamperia Elettorale, 1756

 SCENA XI
 
 LA LENA e detto
 
 LA LENA
 Chi è qui?
 DON TRITEMIO
                       Ditemi presto
1510cosa si fa là dentro.
 LA LENA
 Finito è l'istrumento;
 si fan due matrimoni.
 Tra gl'altri testimoni,
 che sono cinque o sei,
1515se comanda venir, sarà ancor lei.
 DON TRITEMIO
 Questi sposi quai son?
 LA LENA
                                            La vostra figlia
 col cavalier Rinaldo.
 DON TRITEMIO
 Cospetto! Mi vien caldo.
 LA LENA
 E l'altro, padron mio,
1520è la vostra Lesbina con mio zio.
 DON TRITEMIO
 Come? Lesbina, ohimè! No, non lo credo.
 LA LENA
 Eccoli tutti quattro.
 DON TRITEMIO
                                      Ahi! Cosa vedo!
 EUGENIA
 
    Ah, genitor, perdono...
 
 RINALDO
 
 Suocero, per pietà...
 
 LESBINA
 
1525   Sposa, signor, io sono.
 
 NARDO
 
 Quest'è la verità.
 
 DON TRITEMIO
 
    Perfidi, scellerati!
 Vi siete accomodati?
 Senza la figlia mesto,
1530senza la sposa resto...
 Che bella carità!
 
 LA LENA
 
    Quando di star vi preme
 con una sposa insieme,
 ecco, per voi son qua.
 
 DON TRITEMIO
 
1535   Per far dispetto a lei,
 per disperar colei,
 Lena mi sposarà.
 
 TUTTI
 
    Sia per diletto,
 sia per dispetto,
1540amore al core
 piacer darà.
 
 Fine del dramma giocoso