Il filosofo di campagna, libretto, Roma, Puccinelli, 1757 (La serva astuta)

 LA SERVA ASTUTA
 
 
    Farsetta per musica di Poliseno Fegeio, pastor arcade, da rappresentarsi nel teatro alla Valle nel carnevale dell’anno 1757, dedicata a sua eccellenza la signora donna Livia Borghese Altieri, principessa di Viano.
    In Roma, per il Puccinelli, con licenza de’ superiori, si vendono nella bottega a Montecitorio incontro il palazzo del Cinque.
 
 
 ATTORI
 
 NARDO ricco cittadino detto il Filosofo
 (il signor Bernardo Ciaranfi)
 DON TRITEMIO cittadino abitante in villa
 (il signor Filippo Licini)
 LESBINA cameriera in casa di don Tritemio
 (il signor Giovanni Battista Vasquez)
 RINALDO gentilomo amante d’Eugenia
 (il signor Giuseppe Giustinelli)
 CAPOCCHIO notaro
 (il signor Francesco Cicconi)
 MENGONE nipote di Nardo
 
    La musica è del signor Baldassar Galuppi detto Boranello, maestro di capella veneziano. Ingegnere e pittore delle scene il signor Giovanni Battista Olivieri. Inventore degl’abiti da uomo il signor Giuseppe Pedocca. Inventore degl’abiti da donna il signor Giuseppe Catalini.
 
 
 PROTESTA
 
    Tutto ciò che non fosse conforme alla dottrina della fede cattolica nulla ha di commune coll’autore solo che riprovarlo e dichiararsi vero cattolico.
 
 Eccellentissima signora,
    se la grandezza del vostro animo non fosse accompagnata da una incomparabil bontà, non averemmo noi certamente praticato l’ardire porvi a’ piedi la piccola offerta di questa farsetta e fattala comparire fregiata del vostro specialissimo nome, vi supplichiamo adunque accoglierla benignamente e non isdegnare quest’umil atto della nostra dovuta attenzione ed ossequio verso l’eccellenza vostra, giacché altro oggetto non hanno le nostre brame che quello di viver sotto gl’auspici del vostro valevole patrocinio e farci credere al mondo che veramente siamo quali con ossequio massimo ci diamo l’onore di sottoscriverci dell’eccellenza vostra umilissimi devotissimi ed obligatissimi servidori.
 
    Angelo Lungi e Gioacchino Puccinelli