Il filosofo di campagna, libretto, Roma, Puccinelli, 1757 (La serva astuta)

 DON TRITEMIO e detti
 
 DON TRITEMIO
 Ehi Lesbina?
 LESBINA
                            Signore?
 DON TRITEMIO
630Eugenia non ritrovo,
 sai tu dov'ella sia?
 LESBINA
                                    No certamente.
 DON TRITEMIO
 Tornerò a ricercarla immantinente;
 aspettate un momento
 signor notaro.
 LESBINA
                             Intanto
635lo faccio principiare.
 DON TRITEMIO
 Benissimo.
 NARDO
                        La sposa
 non è Lesbina?
 LESBINA
                               Certo;
 le spose sono due,
 un'Eugenia si chiama, una Lesbina.
640Con una scritturina
 due matrimoni si faranno io spero.
 Non è vero padron?
 DON TRITEMIO
                                       È vero, è vero. (Parte)
 LESBINA
 Presto signor notar, via seguitate.
 NARDO
 Terminiamo l'affar.
 CAPOCCHIO
                                       Scrivo, dettate.
 
645   In questo giorno etcaetera
 dell'anno mille, etcaetera
 prometteno, si sposano...
 I nomi quali sono?
 
 LESBINA
 
 I nomi sono questi;
650Eugenia con Rinaldo
 dei conti di Pancaldo.
 
 NARDO
 
 Dei Trottoli Lesbina
 con Nardo Ricottina.
 
 CAPOCCHIO
 
 Promettano, si sposano...
655La dote qual sarà?
 
 LESBINA
 
    La dote della figlia
 saranno mille scudi.
 
 CAPOCCHIO
 
 Eugenia mille scudi
 pro dote cum etcaetera.
 
 NARDO
 
660La serva quanto avrà?
 
 LESBINA
 
 Scrivete; della serva
 la dote eccola qua.
 
    Due mani assai leste
 che tutto san far.
 
 NARDO
 
665Scrivete, duemila
 si puon calcolar.
 
 LESBINA
 
    Un occhio modesto,
 un animo onesto.
 
 NARDO
 
 Scrivete, seimila
670lo voglio apprezzar.
 
 LESBINA
 
    Scrivete; una lingua
 che sa ben parlar.
 
 NARDO
 
 Fermate, cassate,
 tremila per questo
675ne voglio levar.
 
 CAPOCCHIO
 
    Duemila, seimila,
 battuti tremila,
 saran cinquemila...
 ma dite di che?
 
 LESBINA, NARDO A DUE
 
680Contenti ed affetti
 diletti per me.
 
 A TRE
 
    Ciascuno lo crede,
 ciascuno lo vede
 che dote di quella
685più bella non v'è.
 
 DON TRITEMIO
 
    Corpo di satanasso!
 Cieli son disperato!
 Ah! M'hanno assassinato.
 Arde di sdegno il cor.
 
 LESBINA, NARDO A DUE
 
690   Il contratto è bello e fatto.
 
 CAPOCCHIO
 
 Senta, senta mio signore.
 
 DON TRITEMIO
 
    Dove la figlia è andata?
 Dove me l'han portata?
 Empio Rinaldo, indegno,
695perfido traditor.
 
 CAPOCCHIO
 
    Senta, senta, mio signor.
 
 DON TRITEMIO
 
 Sospendete. Non sapete?
 Me l'ha fatta il traditor.
 
 LESBINA
 
    Dov'è Eugenia?
 
 DON TRITEMIO
 
                                   Non lo so.
 
 NARDO
 
700Se n'è ita?
 
 DON TRITEMIO
 
                       Se n'andò!
 
 CAPOCCHIO
 
 Due contratti.
 
 DON TRITEMIO
 
                             Signor no.
 
 CAPOCCHIO
 
    Scasso Eugenia cum etcaetera
 non sapendosi etcaetera
 se sia andata o no etcaetera.
 
 TUTTI
 
705   O che caso, o che avventura.
 Si sospenda la scrittura,
 che dipoi si finirà,
 
    se la figlia fu involata
 a quest'ora è maritata
710e presente la servente
 quest'ancor si sposerà.
 
 
 Il fine