Il filosofo di campagna, libretto, Forlì, Barbiani, 1758

 SCENA XV
 
 LESBINA e LA LENA
 
 LA LENA
 Mio zio, ricco sfondato
965non si puole scordar che vile è nato.
 LESBINA
 Signora, mi rincresce
 che ella sarà nipote
 d'una senza natali e senza dote.
 LA LENA
 Certo che il zio poteva
970maritarsi con meglio proprietà.
 LESBINA
 Che nella nobiltà
 resti pregiudicato
 certamente è un peccato. Imparentarmi
 arrossire dovrei
975con una contadina come lei.
 LA LENA
 Son contadina, è vero,
 ma d'accasarmi spero
 con un uomo civil, poiché dal pari
 talor di nobiltà vanno i denari.
 LESBINA
980Udita ho una novella
 d'un somar, che solea
 con pelle di leone andar coperto
 ma poi dal suo ragghiar l'hanno scoperto;
 così voi vi coprite
985talor con i denari
 ma siete nel parlar sempre somari. (Parte)