Il filosofo di campagna, libretto, Presburgo, Landerer, 1759

 SCENA IV
 
 DON TRITEMIO, poi NARDO
 
 DON TRITEMIO
800Oh questa sì che è bella!
 Nardo, a cui l'ho promessa,
 me l'ha fatta involar? Per qual ragione?
 Sì sì, l'ha fatta da politicone.
 Eugenia non voleva...
805Rinaldo pretendeva...
 Ei l'ha menata via.
 Anche questa sarà filosofia.
 NARDO
 Io crepo dalle risa.
 Oh che caso ridicolo e giocondo!
810Oh che gabbia di pazzi è questo mondo.
 DON TRITEMIO
 (Eccolo qui l'amico).
 NARDO
                                        (Ecco il buon padre).
 DON TRITEMIO
 Galantuomo, che fa la figlia mia?
 NARDO
 Bene, ai comandi di vossignoria.
 DON TRITEMIO
 Rapirmela mi pare
815una bella insolenza.
 NARDO
 La cosa è fatta e vi vorrà pazienza.
 DON TRITEMIO
 E lei, quella sfacciata,
 cosa dice di me?
 NARDO
                                 Non dice niente.
 DON TRITEMIO
 Non teme il padre?
 NARDO
                                      Non l'ha neanco in mente.
 DON TRITEMIO
820Basta, chi ha fatto il male
 farà la penitenza.
 Dote non ne darò certo, certissimo.
 NARDO
 Sì sì, fate benissimo.
 Stimo que' genitori,
825che profittan dei figli anco gli errori.
 DON TRITEMIO
 Dov'è? La vuo' veder.
 NARDO
                                          Per ora no.
 DON TRITEMIO
 Eh lasciatemi andar...
 NARDO
                                           Ma non si può.
 DON TRITEMIO
 La volete tener sempre serrata?
 NARDO
 Sì, fino ch'è sposata.
 DON TRITEMIO
830Questa è una mal'azzion che voi mi fate.
 NARDO
 No, caro amico, non vi riscaldate.
 DON TRITEMIO
 Mi riscaldo, perché
 si poteva con me meglio trattare.
 Se l'aveva promessa,
835lo sposo aveva le ragioni sue.
 NARDO
 I sposi erano due,
 v'erano dei contrasti, onde per questo
 quel che aveva più amor fatto ha più presto.
 DON TRITEMIO
 Io l'ho promessa a voi.
 NARDO
840Ma lei voleva il suo Rinaldo amato.
 DON TRITEMIO
 Ma questo...
 NARDO
                          Or su, quello ch'è stato è stato.
 DON TRITEMIO
 È ver; non vuo' impazzire;
 l'ho trovata alla fine e ciò mi basta.
 Doppo il fatto si loda.
845Chi l'ha avuta l'ha avuta e se la goda.