Il filosofo di campagna, libretto, Vienna, Ghelen, [1759]

 Per ordin suo vuo a prender il notaro. (Parte)
 
 SCENA VI
 
 DON TRITEMIO e NARDO
 
 DON TRITEMIO
 Oh questa sì ch’è bella,
 Nardo, a cui l’ho promessa,
1300me l’ha fatta involar? Per qual ragione,
 sì sì l’ha fatta da politicone.
 Eugenia non voleva...
 Rinaldo pretendeva...
 e l’ha menata via.
1305Anche questa sarà filosofia.
 NARDO
 Io creppo dalle risa.
 Oh che caso ridicolo e giocondo!
 Oh che gabia de pazzi è questo mondo!
 DON TRITEMIO
 (Eccolo qui l’amico). (Vedendo Nardo)
 NARDO
                                         (Ecco il buon padre).
 DON TRITEMIO
1310Galantuomo, che fa la figlia mia?
 NARDO
 Bene, al comando di vossignoria.
 DON TRITEMIO
 Rapirmela mi pare
 una bella insolenza.
 NARDO
 La cosa è fatta e vi vorrà pascienza.
 DON TRITEMIO
1315E lei, quella sfacciata,
 cosa dice di me.
 NARDO
                                Non dice niente.
 DON TRITEMIO
 Non teme il padre?
 NARDO
                                      Non l’ha neanco in mente.