Il filosofo di campagna, libretto, Ferrara, Gardi, 1760

 diventar cittadino; il cittadino
 cerca nobilitarsi
 ed il nobile ancor vorebbe alzarsi.
305D’un gradino alla volta
 qualchedun si contenta;
 alcuno due o tre ne fa in un salto
 ma lo sbalzo è peggior quanto è più alto.
 
    Vedo quell’albero
310che ha un pero grosso,
 pigliar non posso,
 si sbalzi in su.
 
    Ma fatto il salto,
 salito in alto,
315vedo un perone
 grosso assai più.
 
    Prender lo bramo,
 m’alzo sul ramo.
 Vado più in su.
320Ma poi precipito
 col capo in giù. (Parte)
 
 SCENA VIII
 
 Salotto in casa di don Tritemio con varie porte.
 
 EUGENIA e RINALDO
 
 EUGENIA
 Deh se mi amate o caro,
 ite lontan da queste soglie. Oh dio!
 Temo che ci sorprenda il padre mio.
 RINALDO
325Del vostro genitore
 il soverchio rigor vi vuole oppressa.
 Deh pensate a voi stessa.