Il filosofo di campagna, libretto, Venezia, Valvasense, 1761 (La serva astuta o sia Il filosofo in campagna)

 SCENA III
 
 DON TRITEMIO solo
 
 DON TRITEMIO
 La riverisco etcaetera,
 vada signor notaro a farsi etcaetera.
 Ma io sono pur sciocco
 a badare a colui.
400Ho risoluto, e così sarà,
 altri che Nardo non la sposerà.
 Adesso che son solo,
 voglio pensare un poco
 alla mia cameriera.
405Non c'è niente di male.
 È bella, è giovinetta ed è graziosa.
 Lesbina sarà dunque la mia sposa.
 
    Cara, cara la mia sposina,
 bella e cara la mia Lesbina,
410sì sì sì ti sposerò.
 
    E colla moglie a lato,
 quando sarò sposato,
 contento io goderò. (Parte)