Il filosofo di campagna, libretto, Venezia, Valvasense, 1761 (La serva astuta o sia Il filosofo in campagna)

 SCENA VI
 
 LESBINA, NARDO, CAPOCCHIA, poi DON TRITEMIO
 
 LESBINA
 Oh se sapessi il modo
525di burlare il padron, farlo vorrei;
 basta, m'ingegnerò;
 tutto quel che so far, tutto farò.
 NARDO
 Lesbina eccoci qui, se don Tritemio
 ci ha mandati a chiamar perché si sposi,
530lo farò volentier ma non vorrei
 che mi nascesse qualche parapiglia,
 qualche imbroglio novel tra serva e figlia.
 LESBINA
 La cosa è accomodata.
 La figliola sposata
535sarà col cavaglier che voi sapete
 ed io vostra sarò, se mi volete.
 NARDO
 Don Tritemio dov'è?
 LESBINA
                                         Verrà a momenti.
 Signor notaro intanto
 prepari bello e fatto
540per un paio di nozze il suo contratto.
 CAPOCCHIA
 Come? Un contratto solo
 per doppie nozze! Oibò;
 due contratti farò, se piace a lei,
 che non vuo' dimezzar gl'utili miei.
 LESBINA
545Ma facendone un solo
 avrete doppia paga.
 CAPOCCHIA
 Quand'è così, questa ragion m'appaga.
 NARDO
 Mi piace questa gente,
 della ragione amica,
550ch'ama il guadagno ed odia la fatica.
 LESBINA
 Presto dunque signore,
 finché viene il padrone,
 a scriver principiate.
 CAPOCCHIA
 Bene, principierò.
555Ma che ho da far?
 LESBINA
                                    Scrivete. Io detterò.
 CAPOCCHIA
 
    In questo giorno etcaetera
 dell'anno mille etcaetera
 promettono, si sposano...
 I nomi quali son?
 
 LESBINA
 
560I nomi sono questi...
 Oimè viene il padron.
 
 DON TRITEMIO
 Ehi Lesbina?
 LESBINA
                            Signore.
 DON TRITEMIO
 Eugenia non ritrovo,
 sai tu dov'ella sia?
 LESBINA
                                    No certamente.
 DON TRITEMIO
565Tornerò a ricercarla immantinente.
 Aspettatemi un poco
 signor notaro.
 LESBINA
                             Intanto
 i' faccio principiare, io detto, ei scrive.
 DON TRITEMIO
 Benissimo.
 NARDO
                        La sposa
570non è Lesbina?
 LESBINA
                               Certo
 che le spose son due,
 una Eugenia si chiama, una Lesbina.
 Con una scritturina
 due matrimoni si faranno io spero;
575non è vero padrone?
 DON TRITEMIO
                                        È vero, è vero. (Parte, poi torna)
 LESBINA
 Presto, signor notaro, seguitate.
 NARDO
 Terminiamo l'affar.
 CAPOCCHIA
                                       Scrivo. Dettate.
 
    In questo giorno etcaetera
 dell'anno mille etcaetera
580promettono, si sposano...
 I nomi quali son?
 
 LESBINA
 
 I nomi sono questi.
 Eugenia con Rinaldo
 de' conti di Pancaldo.
 
 NARDO
 
585Dei Trottoli Lesbina
 con Nardo Ricottina.
 
 CAPOCCHIA
 
 Promettono, si sposano,
 la dote qual sarà?
 
 LESBINA
 
    La dote della figlia
590saranno mille scudi.
 
 CAPOCCHIA
 
 Eugenia mille scudi
 pro dote cum etcaetera.
 
 NARDO
 
 La serva quanto avrà?
 
 LESBINA
 
 Scrivete. Della serva
595la dote eccola qua.
 
    Due mani ben leste
 che tutto san far.
 
 NARDO
 
 Scrivete, duemila
 si può calcolar.
 
 LESBINA
 
600   Un occhio modesto,
 un animo onesto.
 
 NARDO
 
 Scrivete. Seimila
 gli voglio apprezzar.
 
 LESBINA
 
    Scrivete. Una lingua
605che sa ben parlar.
 
 NARDO
 
 Fermate. Cassate,
 tremila per questo
 ne voglio levar.
 
 CAPOCCHIA
 
    Duemila, seimila,
610battuti tremila
 saran cinquemila;
 ma dite di che?
 
 NARDO, LESBINA A DUE
 
 Contenti ed affetti,
 diletti per me.
 
 A TRE
 
615   Ciascuno lo crede,
 ciascuno lo vede
 che dote di quella
 più bella non v'è.
 
 DON TRITEMIO
 
    Corpo di satanasso!
620Cieli son disperato
 ah m'hanno assassinato,
 arde di sdegno il cor.
 
 NARDO, LESBINA A DUE
 
    Il contratto è bello e fatto.
 Senta, senta mio signor.
 
 CAPOCCHIA
 
625   Dove la figlia è andata?
 
 DON TRITEMIO
 
 Dove me l'ha portata
 empio Rinaldo indegno,
 perfido traditor.
 
 CAPOCCHIA
 
    Senta, senta mio signor.
 
 DON TRITEMIO
 
630Sospendete, sospendete
 me l'ha fatta il traditor.
 
 LESBINA
 
    Dov'è Eugenia?
 
 DON TRITEMIO
 
                                   Non lo so.
 
 NARDO
 
 Se ne sta?
 
 DON TRITEMIO
 
                      Se ne andò.
 
 CAPOCCHIA
 
 Due contratti.
 
 DON TRITEMIO
 
                             Signor no.
 
 CAPOCCHIA
 
635   Lascio Eugenia cum etcaetera
 non sapendosi etcaetera
 se sia andata o no etcaetera.
 
    Oh che caso o che avventura.
 
 DON TRITEMIO, LESBINA, NARDO, CAPOCCHIA A QUATTRO
 
 Si sospenda la scrittura,
640che dopoi si finirà.
 
    Se la figlia fu involata
 a quest'ora è maritata.
 E presente la servente
 quest'ancor si sposerà.
 
 
 Fine