Il filosofo di campagna, libretto, Londra, Woodfall, 1761

 SCENA VI
 
 Campagna.
 
 NARDO, suonando il chitarrino, poi RINALDO, indi LESBINA, dopo LENA
 
 NARDO
 
    La bella mia sposina
 m'ha fatto male qui;
 e la mia medicina,
 carina, eccola lì.
 
 RINALDO
570Galantuom, siete voi
 quello che Nardo ha nome?
 NARDO
                                                    Signorsì.
 RINALDO
 Cerco appunto di voi.
 NARDO
                                          Eccomi qui.
 RINALDO
 Ditemi, è ver che voi
 aveste la parola
575da don Tritemio per la sua figliuola?
 NARDO
 Sì signore, l'ho avuta;
 la ragazza ho veduta;
 mi piace il viso bello;
 e le ho dato stamane anco l'anello.
 RINALDO
580Sapete voi qual dote
 recherà con tai nozze al suo consorte?
 NARDO
 Ancor nol so.
 RINALDO
                           Colpi, ferite e morte.
 NARDO
 Bagatelle, signor! E su qual banco
 investita sarà, padrone mio?
 RINALDO
585Sul dorso vostro e il pagator sono io. (Parte)
 NARDO
 Pazzo sarei davvero,
 se a costo d'una lite,
 se a costo di temere anche la morte,
 procurar mi volessi una consorte.
590Amo la vita assai;
 fuggo, se posso, i guai;
 bramo sempre la pace in casa mia;
 e non intendo altra filosofia.
 LESBINA
 Sposo, bene obbligata;
595m'avete regalata.
 Anche io, quando potrò,
 qualche cosetta vi regalerò.
 NARDO
 No no figliuola cara,
 dispensatevi pur da tal finezza.
600Quando ho un poco di bene mi consolo
 e quel poco di ben lo voglio solo.
 LESBINA
 Che dite? Io non v'intendo.
 NARDO
                                                    Chiaramente
 dunque mi spiegherò.
 Siete impegnata, il so, con altro amico;
605e a me di voi non me ne importa un fico.
 LESBINA
 V'ingannate, lo giuro; e chi è cotesto
 con cui da me si crede
 impegnata la fede?
 NARDO
                                      È un forastiero
 che mi par cavaliero,
610giovine, risoluto, ardito e caldo.
 LESBINA
 (Ora intendo il mister; sarà Rinaldo).
 Siete, Nardo, in inganno.
 Qualche error vi sarà, ve lo protesto.
 Tenero cuore onesto
615per voi serbo nel petto;
 ardo solo per voi di puro affetto.
 NARDO
 (Impossibile par ch'ella m'inganni).
 LESBINA
 Tenera sono d'anni
 ma ho cervello che basta; e so bene io
620che dividere amor non può il cuor mio.
 Voi siete il mio sposino;
 e se amico destino a voi mi dona,
 anche un re lascierei colla corona.
 NARDO
 S'ella fosse così...
 LESBINA
                                  Così è purtroppo.
625Ma voi siete pentito
 d'essere mio marito;
 qualche altra donna amate
 e per questo, crudel, mi discacciate.
 NARDO
 No, ben mio, no, carina;
630siete la mia sposina; e se colui
 o s'inganna o m'inganna o fu ingannato,
 dell'inganno sarà disingannato.
 LESBINA
 Dunque m'amate?
 NARDO
                                     Sì, v'amo di cuore.
 LESBINA
 Siete l'idolo mio.
 NARDO
                                  Siete il mio amore. (Si prendono per mano e volendo partire sono trattenuti da Lena)
 LENA
635Signor zio, signor zio, che cosa fate?
 Lontano discacciate
 colei che d'ingannarvi ora s'impegna;
 d'essere vostra sposa non è degna.
 LESBINA
 (Qualche imbroglio novello).
 NARDO
                                                       Ha forse altrui
640data la fé di sposa?
 LENA
                                      Eh, signor no.
 Quel che io dico lo so per cosa vera;
 ella di don Tritemio è cameriera.
 LESBINA
 (Ah, maledetta!)
 NARDO
                                  È ver quel ch'ella dice?
 LESBINA
 Ah, misera, infelice!
645Compatite se tanto
 amor mi rese ardita.
 Finsi il grado, egli è ver, perché v'adoro;
 per voi languisco e moro.
 Confesso il mio fallire;
650ma voglio essere vostra o pur morire.
 NARDO
 (Poverina!)
 LENA
                         Vi pare
 che convenga sposare
 a un uomo come voi femmina tale?
 NARDO
 Non ci vedo alcun male.
655Per me nel vostro sesso,
 serva o padrona sia, tutto è lo stesso.
 
    Ho per lei in mezzo al core
 la fucina di Vulcano.
 Stendi pur la bianca mano,
660senti, senti, che rumore!
 I martelli ben ruotati
 sopra i fulmini infuocati
 fanno tuppe, tippe, tappe.
 Già l'incendio s'è avvanzato;
665chi smorzarlo potrà mai?
 Solo un guardo de' tuoi rai
 può il mio core consolar.