Il filosofo di campagna, libretto, Vicenza, Bressan, 1767

 IL FILOSOFO DI CAMPAGNA
 
 
    Dramma giocoso per musica di Poliseno Fegegio, pastor arcade, da rappresentarsi nel teatro di Piazza di Vicenza nel carnovale de l’anno 1767, dedicato all’illustrissime signore dame e cavalieri.
    In Vicenza, per Carlo Bressan, con licenza de’ superiori.
 
 Nobilissime dame e cavalieri amplissimi,
    esce di campagna il piacevole nostro filosofo, per venire alla città e presentarsi a voi, gentilissime dame, compitissimi cavalieri, desideroso già da molt’anni di lasciarsi rivedere e recarvi ancor nel presente carnovale trattenimento e sollazzo. Da le altre fiate, in cui ebbe l’onore di por il piede su queste scene e incontrar fortunato il pubblico e particolar gradimento, promettesi anche al presente dalla natia inalterabile gentilezza vostra ugual ventura e confida in voi trovare non dissimile benigna accoglienza. Eccolo adunque con tal fiducia esporsi ora pure lieto e sicuro ai pubblici sguardi; e tanto più ch’egli sen viene favorito dall’ombra possente dell’autorevole vostro patrocinio, onde in virtù de’ gloriosi auspici vostri più che de’ propri suoi meriti, a sé attraendo numeroso concorso di spettattori, e si consoli in veder non deluse le sue speranze e venga con ciò ad accrescere il coraggio anche al novello impressario, il quale altro maggiormente non desiderando che di affaticare incessantemente per il maggior vostro piacere, ambisce l’alto onore di farsi vie più sempre conoscere per quello che umilmente e sinceramente ora si protesta di vostre signorie illustrissime umilissimo divotissimo ossequiosissimo servitore.
 
    L’impressario
 
 
 PERSONAGI
 
 PARTI SERIE
 
 EUGENIA figlia nubile di don Tritemio
 (la signora Regina De Luca)
 RINALDO gentilomo amante di Eugenia
 (la signora Maria Capellini)
 
 PARTI BUFFE
 
 LESBINA cameriera di don Tritemio
 (la signora Lucia Frigeri, virtuosa di camera all’attual servizio di sua altezza serenissima la principessa d’Armestat)
 DON TRITEMIO cittadino abbitante in villa
 (il signor Federico Scachetti)
 NARDO rico contadino detto il Filosofo
 (il signor Giovanni Battista Brusa)
 LENA nipote di Nardo
 (la signora Agata Scacchetti)
 CAPOCCIO nodaro della villa
 (il signor Giovanni Battista Bassanese)
 
    Li balli saranno d’invenzione e direzione del signor Giuseppe Zabella detto Ferrarotti. Ballarini: il signor Giuseppe Zabella detto Ferrarotti suddetto, la signora Rosa Tinti, il signor Antonio Rubbi, la signora Antonia Ticini detta la Caleghera, il signor Giuseppe Nanini, la signora Regina Cabalata. Figuranti: N. N.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Giardino; casa rustica in campagna; saloto con porte; camera.
    Il vestiario è di ricca e vaga invenzione del signor Lazzaro Maffei veneziano. La musica è del celebre maestro signor Baldassarre Galuppi detto Buranello.