Il filosofo di campagna, libretto, Londra, Griffin, 1768

    La musica del signor Baldassar Galuppi. Compositore de’ balli il signor Pietro Bernardo Michel, virtuoso di sua altezza serenissima la signora principessa ereditaria di Modena, eccetera, eccetera.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: giardino; bosco con casa rustica; camera con porte.
    Nell’atto secondo: camera; bosco con casa rustica; camera suddetta.
    Nell’atto terzo: bosco con casa rustica suddetta.
    Le scene delli signori fratelli Galleari.
    Il vestiario è di nuova e vaga invenzione del signor Francesco Mainini.
 
 
 ATTO PRIMO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino in casa di don Tritemio.
 
 EUGENIA con un ramo di gelsomini. LESBINA con una rosa in mano
 
 EUGENIA
 
    Candidetto gelsomino
 che sei vago in sul mattino,
 perderai, vicino a sera,
 la primiera tua beltà.
 
 LESBINA
 
5   Vaga rosa, onor de’ fiori,
 fresca piaci ed innamori
 ma vicino è il tuo flagello.
 E il tuo bello sparirà.
 
 A DUE
 
    Tal di donna la bellezza
10più ch’è fresca, più s’apprezza,
 s’abbandona, allorché perde
 il bel verde dell’età.
 
 EUGENIA
 Basta, basta non più,
 che codesta canzon, Lesbina mia,
15troppo mi desta in sen malinconia.
 LESBINA
 Anzi cantarla spesso,
 padrona, io vi consiglio,
 per sfugir della rosa il rio periglio.
 EUGENIA
 Ah! Che sotto d’un padre
20asprissimo e severo
 far buon uso non spero
 di questa età che della donna è il fiore,
 troppo, troppo nemico ho il genitore.
 LESBINA
 Pur delle vostre nozze
25lo intesi ragionar.
 EUGENIA
                                   Nozze infelici
 sarebbero al cuor mio le divisate
 dall’avarizia sua. Dell’uomo vile,
 che Nardo ha nome, ei mi vorria consorte.
 L’abborisco e mi scelgo anzi la morte.
 LESBINA
30Non così parlereste,
 s’ei proponesse al vostro cor Rinaldo.
 EUGENIA
 Lesbina... Oimè...
 LESBINA
                                   V’ho fatto venir caldo?