Il filosofo di campagna, libretto, Loreto, Sartori, 1769 (Civitanova, Il filosofo in villa)

 per la padrona tua serba nel seno;
 se non felice appieno,
 almen fa’ ch’io non sia sì sventurata.
 LESBINA
50Meglio sola che male accompagnata!
 Così volete dir; sì sì, v’intendo.
 EUGENIA
 Dunque da te qualche soccorso attendo.
 
    Agitata in tanti affanni
 non ho pace, non la spero;
55sotto il ciel funesto e nero
 son vicina a naufragar.
 
    Senza guida e senza stella
 manca oh dio la costanza,
 m’abbandona la speranza
60e comincio a delirar.
 
 SCENA II
 
 LESBINA e DON TRITEMIO
 
 LESBINA
 Povera padroncina!
 Affé la compatisco.
 Quest’anch’io la capisco.
 Insegna la prudenza,
65se non si ha quel che piace, è meglio senza.
 DON TRITEMIO
 Che si fa, signorina?
 LESBINA
 Un po’ d’insalatina
 raccogliere volea pel desinare.
 DON TRITEMIO
 Poco fa v’ho sentito a cantuzzare.
 LESBINA
70È ver, colla padrona