Il filosofo di campagna, libretto, Parma, Stamperia Reale, 1772

 SCENA XI
 
 EUGENIA e DON TRITEMIO
 
 DON TRITEMIO
 Dunque giacché lo sai, tel dico anch'io;
 è questi il pensier mio,
780dopo che tu sarai fatta la sposa,
 anch'io mi sposerò questa fanciulla.
 Piangi? Sospiri? E non rispondi nulla?
 Son stanco di soffrirti.
 Oggi darai la man. S'ha da finire.
785Se sei pazza, non vuo' teco impazzire. (Parte)
 EUGENIA
 Pazza a ragion mi chiama
 il genitor crudele,
 se in faccia al mio fedele, al mio diletto,
 ho tradito l'affetto,
790per celar follemente in sen l'arcano;
 ed or mi lagno ed or sospiro invano.
 
    Misera, a tante pene
 come resisto, oh dio!
 Il crudo affanno mio
795ah tollerar non so.
 
    Dove l'amato bene,
 dove s'asconde, o cieli?
 Amor, se non lo sveli,
 più vivere non vuo'. (Parte)