Il filosofo di campagna, libretto, Torino, Guibert e Orgeas, 1777

 SCENA PRIMA
 
 Luogo campestre con casa rustica di Nardo.
 
 EUGENIA e RINALDO
 
 EUGENIA
 Misera! A che m'indusse
1170un eccesso d'amor? Tremo, pavento.
 Parlar mi sento al core,
 giustamente sdegnato, il genitore.
 RINALDO
 Datevi pace; alfine
 siete con chi v'adora;
1175siete mia sposa.
 EUGENIA
                                Ah non lo sono ancora.
 RINALDO
 Venite al tetto mio; colà potrassi
 compire al rito e con gli usati modi
 celebrare i sponsali.
 EUGENIA
                                       Ove s'intese
 che onesta figlia a celebrare andasse
1180dello sposo in balia nozze furtive?
 No, non fia ver, Rinaldo
 ponetemi in sicuro;
 salvatemi l'onore
 o pentita ritorno al genitore.
 RINALDO
1185Tutto farò per compiacervi, o cara;
 eleggete l'albergo ove pensate
 d'essere più sicura.
 L'onor vostro mi cale, io n'avrò cura.