Lo frate ’nnamorato, libretto, Napoli, De Biase, 1732

 La cosa è fatta e vi vorrà pazienza.
 TRITEMIO
 Dov’è? La vo’ veder.
 NARDO
                                        Per ora no.
 TRITEMIO
 Eh, lasciatemi andar.
 NARDO
                                          Ma non si può.
 TRITEMIO
 La volete tener sempre serrata?
 NARDO
990Sì; fin che è sposata.
 TRITEMIO
 Questa è una mala azion che voi mi fate.
 NARDO
 No, caro amico, non vi riscaldate.
 TRITEMIO
 Non m’ho da riscaldare?
 E vi par questo un modo di trattare?
 
995   Corpo del diavolo!
 Questo è un po’ troppo.
 Che? Sono un cavolo?
 Sono irritato,
 sono arrabbiato;
1000la vo’ finire,
 non vo’ sentire,
 non ho pietà.
 
    Vo’ rovinarvi,
 vo’ vendicarmi;
1005ed in giudizio
 un precipizio
 ne nascerà.
 
    Come? Che dite?
 Eh, Nardo mio,
1010mi maraviglio;
 basta così. (Parte)
 
 SCENA ULTIMA
 
 NARDO, poi LENA, dopo DON TRITEMIO, indi tutti gli attori
 
 NARDO
 Io crepo dalle risa!
 Ma creda quel che vuol, non mi confondo;
 una gabbia di matti è questo mondo. (Parte)
 LENA
1015Mi fa mille anni. Certo ho un gran prurito
 d’avere un cittadino per marito.
 TRITEMIO
 La rabbia mi divora! Olà ragazza,
 cosa si fa là dentro?
 LENA
 Finito è l’istrumento;
1020si fan due matrimoni.
 Fra gli altri testimoni,
 che sono cinque o sei,
 se comanda venir, sarà ancor lei.
 TRITEMIO
 Questi sposi quai son?
 LESBINA
                                            La vostra figlia
1025col cavalier Rinaldo.
 TRITEMIO
 Cospetto! Mi vien caldo!
 LENA
 E l’altro, padron mio,
 è la vostra Lesbina col mio zio.
 TRITEMIO
 Come! Lesbina? Ohimè! Io non lo credo!
 LENA
1030Eccogli tutti quattro.
 TRITEMIO
                                        Ahi! Cosa vedo?
 
 EUGENIA
 
    Ah, genitor, perdono!
 
 RINALDO
 
 Suocero, per pietà!
 
 LESBINA
 
    Sposa, signor, io sono.
 
 NARDO
 
 Questa è la verità.
 
 TRITEMIO
 
1035   Perfidi scellerati!
 
 TUTTI
 
    Sia per diletto,
 sia per dispetto,
 amore al core
 piacer darà.
 
 
 Fine
 
 
 IL FILOSOFO DI CAMPAGNA
 
 
    Dramma giocoso per musica da rapresentarsi ne’ teatri privilegiati di Vienna, anno 1768.
    In Vienna, nella stamperia di Ghelen.
 
 
 PERSONAGGI
 
 EUGENIA figlia di don Tritemio
 RINALDO gentiluomo di lei amante
 DON TRITEMIO cittadino abitante in villa
 LESBINA di lui cameriera
 NARDO ricco contadino detto il Filosofo
 LENA sua nipote
 CAPOCCHIO notaro
 Villani che non parlano
 
    La poesia è del signor Carlo dottor Goldoni. La musica è del signor Baldassare Galuppi detto Buranello.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Atto primo: giardino; campagna amena con veduta della casa di Nardo; cortile con porte laterali.
    Atto secondo: camera; campagna come sopra; camera sudetta.
    Atto terzo: campagna come sopra.
 
 
 ATTO PRIMO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino in casa di don Tritemio.
 
 EUGENIA con un ramo di gelsomini, LESBINA con una rosa in mano
 
 EUGENIA
 
    Candidetto gelsomino
 che sei vago in sul mattino,
 perderai vicino a sera
 la primiera tua beltà.