Antigono, libretto, Lucca, Benedini, 1746

 SCENA IV
 
 DEMETRIO, poi ALESSANDRO
 
 DEMETRIO
 Che ascoltai! Berenice
540arde per me! Quanto mi disse o tacque
 tutto è prova d'amor. Ma in quale istante
 numi! io lo so! Qual sacrificio, o padre,
 costi al mio cor! Perdonami se alcuna
 lagrima ad onta mia m'esce dal ciglio;
545benché pianga l'amante, è fido il figlio.
 ALESSANDRO
 Io vidi Berenice
 partir da te. Che ne ottenesti?
 DEMETRIO
                                                         Ottenni
 (oh dio!) tutto o signor. Tua sposa (io moro)
 ella sarà. Le tue promesse adempi;
550io compite ho le mie.
 ALESSANDRO
                                         Fra queste braccia
 caro amico e fedel... Ma qual dolore
 t'occupa intempestivo adesso il core?
 DEMETRIO
 
    Se vi piace o giusti dei
 la mia bella fedeltà,
555sostenete per pietà
 i sinceri affetti miei,
 la costanza del mio cor.
    Questo mio non è dolore
 ma può ben dal cor d'un figlio
560per l'amato genitore
 il piacer guidare al ciglio
 qualche lagrima talor. (Parte)