Antigono, libretto, Lucca, Benedini, 1746

 SCENA VI
 
 ANTIGONO e detti
 
 ALESSANDRO
                                     I nostri sdegni
 amico re son pur finiti; il cielo
 alfin si rischiarò.
 ANTIGONO
                                  Perché? Qual nuovo
595parlar?
 ALESSANDRO
                 Vedesti il figlio?
 ANTIGONO
 Nol vidi.
 ALESSANDRO
                   A lui dunque usurpar non voglio
 di renderti contento
 il tenero piacer. Parlagli e poi
 vedrai che fausto dì questo è per noi. (Parte)