Antigono, libretto, Lucca, Benedini, 1746

 SCENA VIII
 
 ISMENE sola
 
 ISMENE
 Ah già che amar chi l'ama
 quel freddo cor non sa, perché imitando
615anch'io la sua freddezza
 non imparo a sprezzar chi mi disprezza.
 
    Perché due cori insieme
 sempre non leghi Amore?
 E quando sciogli un core
620l'altro non sciogli ancor?
 
    A chi non vuoi contento
 perché lasciar la speme,
 per barbaro alimento
 d'un infelice ardor? (Parte)