Antigono, libretto, Lucca, Benedini, 1746

 SCENA X
 
 BERENICE e detti
 
 BERENICE
                                     Cangiò sembianza (Con affanno di allegrezza)
 Antigono il tuo fato. Oh fausto evento!
 Oh lieto dì! Sappi...
 ANTIGONO
                                       Già so di quanto
 d'Alessandro alla sposa
655son debitor. Ma d'una fé disponi
 che a me legasti io non disciolsi...
 BERENICE
                                                               Oh dei,
 non ci arrestiam. Per quel cammino ignoto
 che quindi al mar conduce, alle tue schiere
 sollecito ti rendi ed Alessandro
660farai tremar.
 ANTIGONO
                           Che dici! Ai muri intorno
 l'esercito d'Epiro...
 BERENICE
                                     È già distrutto.
 Agenore il tuo duce intera palma
 ne riportò. Dal messaggier, che ascoso
 non lungi attende, il resto udrai. T'affretta
665che assalir la città non ponno i tuoi
 finché pegno vi resti.
 ANTIGONO
                                         Onde soccorso
 ebbe Agenore mai?
 BERENICE
                                       Dal suo consiglio,
 dall'altrui fedeltà, dal negligente
 fasto de' vincitori; ei del conflitto
670unì gli avanzi inosservato e venne
 il primo fallo ad emendar.
 ANTIGONO
                                                  Di forze
 tanto inegual, no, non potea...
 BERENICE
                                                        Con l'arte
 il colpo assicurò. Fiamme improvise
 ei sparger fe' da fida mano ignota
675fra le navi d'Epiro. In un momento
 portò gl'incendi il vento
 di legno in legno; e le terrestri schiere
 già correan al soccorso. Allor feroci
 entran nel campo i tuoi; quegli non sanno
680chi gli assalisca; e fra due rischi oppressi
 cadono irresoluti,
 senza evitarne alcuno. All'armi invano
 gridano i duci; il bellicoso invito
 atterrisce o non s'ode. Altri lo scampo
685non cerca, altri nol trova. Il suon funesto
 del ripercosso acciar; gli orridi carmi
 di mille trombe; le minaccie, i gridi
 di chi ferisce o muor; le fiamme, il sangue,
 la polve, il fumo e lo spavento abbatte
690i più forti così che un campo intero
 di vincitor vinto si trova e tutto
 su i trofei che usurpò cade distrutto.
 DEMETRIO
 Oh numi amici!
 ANTIGONO
                                 Oh amico ciel! Si vada
 la vittoria a compir. (Volendo partire)