Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)

 SCENA VII
 
 CINTIA, poi TULIA
 
 CINTIA
 Oh quanto mi fan ridere
 con questo sospirar, con questo piangere.
 Gli uomini non s'avvegono
295che quanto più le pregano
 le donne insuperbite più diventano
 e gli amanti per gioco allor tormentano.
 TULLIA
 Cintia, che mai faceste
 al povero Giacinto? Egli sospira.
300Egli smania e delira;
 eh, se così farete,
 l'impero di quel cor voi perderete.
 CINTIA
 Anzi più facilmente
 lo perderei colla pietade e i vezzi.
305Gl'uomini sono avvezzi
 per la soverchia nostra
 facilità del sesso
 a saziarsi di tutto e cambiar spesso.
 
    Se gli uomini sospirino,
310che cosa importa a me?
 Che pianghino, che crepino
 ma vuo' che stiano lì.
 Anch'essi se potessero
 con noi faran così.
 
315   Laddove delle femine
 il regno ancor non v'è
 la tirania dei perfidi
 purtroppo s'infierì;
 ed or di quelle misere
320vendetta si fa qui.