Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)

 Ma non vuo’ che si dica
175ch’io soffra un tale insulto,
 ch’io debb’andar villanamente inulto.
 O Eugenia sarà mia
 o tu, padre inumano,
 ti pentirai del tuo costume insano.
 
180   Odio, furore, dispetto,
 dolor, rimorso e sdegno
 vengon nel punto estremo
 tutti a squarciarmi il petto.
 Ardo, deliro e fremo
185ho cento smanie al cor.
 
 SCENA V
 
 Campagna con casa rustica.
 
 NARDO esce di casa con una vanga accompagnato d’alcuni villani
 
 NARDO
 
    Al lavoro, alla campagna,
 poi si gode, poi si magna.
 Con diletto e libertà.
 
    Oh che pane delicato,
190se da noi fu coltivato.
 Presto, presto a lavorare,
 ad arrare, a seminare,
 e dappoi si mangerà;
 del buon vin si beverà
195ed allegri si starà. (Partono i contadini, restandone un impiegato)
 
 Vanga mia benedetta,