Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Venezia, Fenzo, 1755 (Padova)

 SCENA II
 
 RINALDO
 
 RINALDO
 Il periglio passato
990cauto mi ha reso e colla donna accorta
 cieco più non sarò. Tullia peraltro
 non è delle più scaltre,
 che se tal fosse stata
 questa spada serbata io non avrei,
995per troncare con questa i lacci miei.
 Onde amarla poss'io senza timore
 che ingannare mi voglia il di lei cuore.
 
    È un dolce tesoro
 la pace, la calma,
1000felice quell'alma
 che ignora il timor.
 
    Non mancan pretesti
 per esser scontenti,
 gelosi tormenti
1005non prova il mio cor.