Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Bologna, Sassi, 1756

365che quegli occhi suoi furbetti,
 quelle guancie, quei labretti
 m’hanno fatto innamorar.
 
    Se mai l’amabile
 mia bella Eugenia
370alle mie lagrime,
 alle mie suppliche
 spietata e rigida
 si vuol mostrar,
 
    dille che smanio,
375dille ch’io peno;
 dille che l’anima
 sta per andar. (Parte)
 
 SCENA X
 
 LESBINA, poi NARDO
 
 LESBINA
 Capperi! S’attaccava
 prestamente al partito.
380Troppo presto volea far da marito,
 ecco il ricco villano.
 Ora son nell’impegno;
 tutta l’arte vi vuol, tutto l’ingegno.
 NARDO
 Chi è qui!
 LESBINA
                      Non ci vedete?
385Per ora ci son io.
 NARDO
 Bondì a vussignoria.
 LESBINA
                                        Padron mio.
 NARDO
 Don Tritemio dov’è?
 LESBINA
                                         Verrà fra poco.
 Potete in questo loco
 aspettar, se v’aggrada.
 NARDO
                                           Aspetterò.
390Voi chi siete, signora?
 LESBINA
                                           Io non lo so. (Affettando modestia)
 NARDO
 Sareste per ventura
 la figliuola di lui, venuta qui?
 LESBINA
 Potria darsi di sì.
 NARDO