Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Monaco, Vötter, 1758

 NARDO
 Vi spiace il volto mio?
 LESBINA
                                           Anzi... mi piace...
410ma...
 NARDO
             Che ma?
 LESBINA
                                Non so dir... che cosa sia.
 Con licenza, signor; voglio andar via.
 NARDO
 Fermatevi un momento.
 (Si vede dal rossor ch’è figlia buona).
 LESBINA
 (Servo me stessa e servo la padrona).
 
415   Compatite, signor, s’io non so.
 Son così, non so far all’amor.
 Una cosa mi sento nel cor
 che col labbro spiegar non si può.
 
    Miratemi qua.
420Saprete cos’è.
 Voltatevi in là,
 lontano da me.
 
    Voglio partire, mi sento languire.
 Ah! Col tempo spiegarmi saprò. (Parte)
 
 SCENA XI
 
 NARDO, poi DON TRITEMIO
 
 NARDO
425Si vede chiaramente
 che la natura in lei parla innocente.
 Finger anche potrebbe, è ver purtroppo;
 ma è un cattivo animale
 quel che senza ragion sospetta male.
 TRITEMIO
430Messer Nardo dabbene,
 compatite se troppo trattenuto
 m’ha un domestico impaccio;
 vi saluto di core.
 NARDO
                                 Ed io vi abbraccio.
 TRITEMIO
 Or verrà la figliuola.
 NARDO
                                        È già venuta.
 TRITEMIO
435La vedeste?