Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, libretto, Monaco, Vötter, 1758

 SCENA X
 
 AURORA, poi GRAZIOSINO
 
 AURORA
 Dunque Cintia garbata,
 superba, indiavolata,
875per desio di regnar volea bel bello
 delle misere donne far macello?
 L'invidia, l'ambizione e l'avarizia
 faran precipitare il nostro regno;
 e abbiam per sostenerlo poco ingegno.
880Ma, giacch'ella volea
 questa spada mirar nel seno mio,
 voglio provar anch'io di far lo stesso.
 La vendetta è commune al nostro sesso.
 Ecco il mio Graziosino;
885ei che m'ama davvero
 sarà l'essecutor del mio pensiero.
 GRAZIOSINO
 Ma io, Aurora cara,
 ma io non posso più; se spesso spesso
 io non vi vederò,
890credetemi, davvero io crepperò.
 AURORA
 Eh Graziosino mio, siamo traditi.
 Vedete questa spada?
 GRAZIOSINO
                                           Sì, la vedo. (Con timore)
 AURORA
 Questa spada dovea passarmi il petto
 ma il ciel benigno e pio
895serbato ha il viver mio da tal disgrazia.
 GRAZIOSINO
 Signora mia, con vostra buona grazia. (In atto di partire)
 AURORA
 Come! Voi mi lasciate?
 GRAZIOSINO
 Vi dirò; perdonate.
 Allorch'io sento favellar di morte
900il cuor mi batte in seno forte forte.
 AURORA
 Ah misera ch'io sono!
 Amo un ingrato che per me non sente
 né timor né pietà. Cintia ha trovato
 chi volea secondar il suo dissegno;
905ed io di giusto sdegno
 accesa vanamente e invendicata
 rimanere dovrò? Son disperata.
 GRAZIOSINO
 Ma cosa dovrei far?
 AURORA
                                       Con questa spada
 passar a Cintia il petto.
 GRAZIOSINO
910E non altro?
 AURORA
                          Non altro.
 Alfin non è gran cosa,
 per un uomo, ammazzar femina imbelle.
 GRAZIOSINO
 Queste, lo dico anch'io, son bagatelle.
 AURORA
 Dunque avete risolto?
 GRAZIOSINO
                                           Non lo so.
 AURORA
915Risolvere convien.
 GRAZIOSINO
                                    Risolverò.
 AURORA
 Perché non accettate
 questo impegno a drittura?
 GRAZIOSINO
 Perché, a dirla, ho un pochino di paura.
 AURORA
 Paura d'una donna?
 GRAZIOSINO
                                        L'ho provata;
920e so cos'è la femina arrabiata.
 AURORA
 Dunque, se non volete,
 pazienza vi vorrà. Cercar dovrò
 uno che non mi sappia dir di no.
 GRAZIOSINO
 Cara, venite qui.
925Anch'io dirò di sì.
 AURORA
 Ma lo farete poi?
 GRAZIOSINO
 Tutto farò quel che volete voi.
 
    Voi siete le mie viscere,
 per voi mi sento struggere
930e morirò di spasimo
 se in voi trovo rigor.
 Brava mi fate onor.
 
    Un certo non so che
 cara così così
935vorrei, che 'l dir di sì
 gran male alfin non è.
 Ah! Che vel chiede il cor.
 Brava mi fate onor.
 
    Dolce mia vita oh dei!
940La bianca man vorrei...
 Mia vita ah! permettetemi
 che io possa ardito prenderla
 in segno dell'amor.
 Brava mi fate onor.
 
 AURORA
945Tenete questa spada.
 GRAZIOSINO
                                         Sì, la tengo.
 AURORA
 E quando Cintia viene...
 GRAZIOSINO
                                               E quando viene?
 AURORA
 Cacciargliela nel seno...
 GRAZIOSINO
                                             Bene, bene.
 AURORA
 Lo farete?
 GRAZIOSINO
                      Il farò.
 AURORA
 E poi m'ingannerete.
 GRAZIOSINO
                                          Gnora no.
 AURORA
950Averete coraggio?
 GRAZIOSINO
                                    Come un Marte.
 AURORA
 Caro il mio Graziosino,
 voi sarete il mio Marte.
 GRAZIOSINO
                                             Anzi Martino.
 AURORA
 
    Quando viene la mia nemica
 dite tosto: «Ah! Che t'uccido».
955Così fece il dio Cupido
 che per voi mi ferì il cor.
 
    Se pietà per lei provate
 ramentate l'amor mio
 e pensate che son io
960che vi desta in sen furor.