Il mondo della luna, libretto, Milano, Malatesta, 1751

 SCENA VIII
 
 CECCO vestito da imperatore, ERNESTO vestito alla lunare
 
 ERNESTO
 Cecco, falla pulita;
 vedi là Buonafede con Lisetta.
 CECCO
 Pronto sarò per far quanto s'aspetta.
 Vuo' procurar finch'è la sorte amica
930il premio conseguir di mia fatica. (Eclitico fa fare delle riverenze a Buonafede)
 BUONAFEDE
 Umilmente m'inchino
 a vostra maestà.
 LISETTA
                                 Anch'io serva li sono.
 CECCO
 E chi mai siete voi
 che indrizza i suoi saluti
935alla maestà nostra e non a noi.
 ERNESTO
 Perdoni, ei fa l'usanza
 del mondo sublunar, ov'egli è nato.
 CECCO
 Sì sì. Son informato
 che là nel vostro mondo
940trionfa l'albagia,
 che di titoli mai v'è carestia.
 BUONAFEDE
 Dice ben... Ma? che vedo!
 Quivi il signor Ernesto?
 ERNESTO
                                              V'ingannate,
 io stella sono ed Espero mi chiamo;
945e quando il cielo imbruna,
 esco primiera a vagheggiar la luna.
 Sortito avrà l'influsso
 quel ch'Ernesto s'appella
 dalla costellazion della mia stella.
 BUONAFEDE
950Io non so che mi dire.
 CECCO
                                           Or che vi pare?
 Vi piace il nostro mondo?
 BUONAFEDE
                                                 In fede mia
 a chi un mondo sì bel non piaceria?
 Ma per esser contento,
 una grazia, signor, ancor vi chiedo.
 CECCO
955Chiedete pur, che tutto vi concedo.
 BUONAFEDE
 Ho due figlie...
 CECCO
                              V'ho inteso.
 Io le farò venir ma con un patto,
 che vuo' senza recarvi dispiacere
 maritarle tra noi a mio piacere.
 BUONAFEDE
960Signora maestà lei mi fa onore
 e degno non son io di tal favore.
 LISETTA
 Signor imperatore io vi scongiuro
 invece di due spose a farne tre
 e ad aggiunger in terzo ancora me.
 BUONAFEDE
965Come, che dici?
 CECCO
                                Zitto.
 Accostatevi un po', bella ragazza,
 e con me favellate;
 or ditemi un pochino.
 (Lisetta sarai mia?)
 LISETTA
970(Mi par mille anni, credilo Cecchino).
 BUONAFEDE
 (Io non vorrei che il nostro imperatore
 mi facesse l'onore
 di rapirmi Lisetta).
 CECCO
 Eclitico, sentite,
975Buonafede, ascoltate, il primo eleggo
 di nostra corte gran cerimoniere
 e voi della novella nostra sposa
 sarete il suo bracciere.
 ECLITICO
 Ringrazio la gran bontà
980della vostra maestà.
 BUONAFEDE
 Anch'io faccio l'istesso.
 Ma la sposa dov'è?
 CECCO
                                     Sentite adesso;
 Lisetta vezzosetta e graziosina
 vi dichiaro lunatica regina.
 ECLITICO
985Eh!...
 BUONAFEDE
              Ih!...
 LISETTA
                          Oh!...
 CECCO
                                       E ben, che dite?
 Ecco il trono per voi, se l'aggradite.
 LISETTA
 Il trono? Oimè! Non so;
 sono fra il sì ed il no.
 Ma questa è una gran sorte; vengo tosto.
 BUONAFEDE
990Dove, dove, Lisetta?
 LISETTA
 A ricever la grazia
 del nostro imperatore,
 già ch'egli mi vuol far sì grand'onore.
 BUONAFEDE
 Come! Non ti vergogni,
995non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
 Eh, qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Lisetta, bada bene.
 LISETTA
                                      È innocentino
 il nostro imperator, come un bambino.
 CECCO
 Che tardate? Oramai già stanco sono.
1000Non voglio più aspettar; al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Se la comanda, sì venirò;
 signor padrone, cosa sarà?
 Imperatrice dunque sarò.
 Oh, fosse almeno la verità.
 
1005   Sento nel core certo vapore
 che m'empie tutta di nobiltà.