Il mondo della luna, libretto, Vercelli, Panialis, 1752

 SCENA V
 
 FLAMINIA e CLARICE
 
 CLARICE
 Cara sorella mia, a quel che veggio
 è questa la più bella
 nuova ch'abbia potuto darci Ernesto.
810Insomma, è ver, presto saremo spose
 co' nostri cari amanti
 e sbanditi saran sospiri e pianti.
 FLAMINIA
 Credula troppo siete
 ed io ognor pavento
815che non riesca il sospirato intento.
 CLARICE
 Oh voi affoghereste
 certo in un bicchier d'acqua,
 io so che vuo' sperar questa fortuna.
 Che se poi mi tradisce,
820saprò ben io senza dubbiezza alcuna
 sposo trovar nel regno della luna.
 
    Un altro amante
 mi troverò,
 giovine o vecchio,
825lo prenderò;
 basta ch'egli abbia
 molti quattrini,
 a me non piacciono
 certi zerbini
830che innamorati
 sono affamati
 e altro non fanno
 che sospirar.
 
    Non son di quelle
835che fan l'amore
 per il solletico
 solo del cuore,
 vuo' maritarmi
 per accasarmi,
840per non avere
 più da penar.