Il mondo della luna, libretto, Roma, Zempel, 1754 (Civitavecchia)

 SCENA X
 
 CECCO nell’abito di finto imperatore con seguito, poi BONAFEDE e LISETTA
 
 CECCO
 Olà, presto fermate
 Bonafede e Lisetta.
 Dite che il loro imperator li aspetta. (Partono due servi)
 Vuo' procurar, fin che la sorte è amica,
955il premio conseguir di mia fatica.
 BUONAFEDE
 Eccomi a' cenni vostri.
 LISETTA
                                            Oh! Cosa vedo!
 Cecco è l'imperador?
 CECCO
                                         Lisetta addio.
 LISETTA
 Ti saluto; buondì, Cecchino mio.
 BUONAFEDE
 Sei pazza? Cosa dici
960al nostro imperatore?
 LISETTA
 Pazzo sarete voi.
 Si conosciamo bene fra di noi.
 CECCO
 Bella, Cecco non son ma vostro sono,
 olà s'innalzi il trono.
965Lisetta, vezzosetta e graziosina,
 vi voglio far lunatica regina. (Dalla parte laterale esce un trono per due persone)
 BUONAFEDE
 (Io non vorrei che il nostro imperatore
 mi facesse l'onore
 di rapirmi Lisetta).
 CECCO
                                       E ben, che dite?
970Ecco il trono per voi, se lo gradite.
 LISETTA
 Il trono? Ohimè, non so.
 Sono fra il sì ed il no.
 Cotante cose stravaganti io vedo
 che dubito di tutto e nulla credo.
 CECCO
975Eh via venite in trono.
 Se vi piace il mio volto,
 sia Cecco o non sia Cecco,
 che cosa importa a voi?
 Doppo si aggiusteremo fra di noi.
 LISETTA
980È questa una ragion che non mi spiace.
 Vengo. (S’incammina verso il trono)
 BUONAFEDE
                 Dove, Lisetta?
 LISETTA
 A ricever le grazie
 del nostro imperatore.
 Giacch'egli mi vuol far sì bell'onore.
 BUONAFEDE
985Come? Non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
 Eh qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Lisetta bada bene.
 LISETTA
                                     È innocentino,
 il nostro imperator, come un bambino.
 CECCO
990Aspettar più non voglio;
 presto, venite al soglio.
 LISETTA
 Dunque lei...
 CECCO
                           Sì mia cara,
 son vostro, se volete.
 LISETTA
 Lei è mio... Ma se poi... Ma s'io non sono...
995Non so quel mi dica.
 CECCO
                                        Al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Se lo comanda, sì venirò.
 Signor padrone, cosa sarà?
 Imperatrice dunque sarò?
 Oh fosse almeno la verità!
1000Sento nel core certo vapore
 che m'empie tutta di nobiltà.
 
    Che bella cosa l'esser signora,
 farsi servire, farsi stimar;
 ma non lo credo, ma temo ancora;
1005ah mi volete tutti burlar.
 Voglio provarmi, cosa sarà?
 Ah fosse almeno la verità! (Cecco dà il braccio a Lisetta e fratanto che si fa il ritornello dell’aria la conduce in trono)
 
 BUONAFEDE
 Eccelso imperator, la fortunata
 solo Lisetta è stata.
1010Le povere mie figlie
 ancor non hanno avuta la fortuna
 di venire nel mondo della luna.
 CECCO
 Un araldo lunare ha già recato
 che in viaggio sono e che saran fra poco
1015ancor esse discese in questo loco.
 BUONAFEDE
 Perché dite discese e non ascese?
 Per venire dal nostro a questo mondo,
 signor, si sale in su.
 Or perché dite voi scendono in giù?
 CECCO
1020Voi poco ne sapete. Il nostro mondo
 come un pallon rotondo
 dal cielo è circondato;
 e da qualunque lato
 che l'uom verso la luna il camin prenda,
1025convien dir che discenda e non ascenda.
 BUONAFEDE
 Sono ignorante, è ver, ma mi consolo,
 che se tale son io non sarò solo.
 CECCO
 Allegri, o Buonafede,
 che la coppia gentil scender si vede.