Il mondo della luna, libretto, Roma, Zempel, 1754 (Civitavecchia)

 SCENA V
 
 Sala in casa di Ecclitico con picciolo tempio in prospetto, illuminato, colla statua di Diana e trono da un lato.
 
 ECCLITICO, BUONAFEDE, CECCO da imperatore, ERNESTO e seguito di cavalieri e servi
 
 CECCO
 Uomo sublunare
 in questo nostro mondo
 le figlie, quando sono da marito,
1300si maritano tosto e non si aspetta,
 come talor nel vostro mondo usate,
 che le femmine sian quasi invecchiate.
 BUONAFEDE
 Eh signor, le mie figlie
 son pure ed innocenti.
 CECCO
                                            E pur si dice
1305che le femmine vostre
 nascon laggiù colla malizia in corpo.
 ECCLITICO
 È vero, dite bene.
 Appena una ragazza sa parlare
 principia a ricercare
1310cosa vuol dir sta cosa e poi quest'altra;
 e con il praticar diventa scaltra.
 Le fanciulle alla moda
 sanno dove il diavolo ha la coda.
 BUONAFEDE
 Ma Flaminia non sa, non sa Clarice
1315distinguer dalla rapa la radice.
 CECCO
 Orsù, se queste figlie
 hanno da star quassù
 maritarle conviene,
 altrimenti così non stanno bene.
 BUONAFEDE
1320Io mi rimetto a quello che farà
 vostra più che lunare maestà.
 ECCLITICO
 Ecco viene Flaminia, ecco Clarice
 corteggiando la nostra imperatrice.